Dopo oltre cinquant’anni dalla storica serie con Kabir Bedi, Sandokan, l’eroe salgariano torna il 1° dicembre in quattro serate su Rai 1 (e successivamente in streaming su Disney+) in una nuova veste e con il volto di uno dei divi televisivi più amati del momento, Can Yaman. Prodotto da Lux Vide con Rai Fiction, diretto da Jan Maria Michelini e Nicola Abbatangelo, il nuovo, modernizzato adattamento si avvale di un nutrito cast internazionale con, tra gli altri, Alanah Bloor, Ed Westwick, Madeleine Pricee, JohnHannah.
Alessandro Preziosi è Yanez, il fidato compagno di Sandokan. un ruolo che, spiega l’attore, gli ha consentito di essere “finalmente disobbediente e fuori dalle righe”. Un personaggio che incarna i valori dell’amicizia e della fratellanza, cinico, con senso dell’umorismo e un solo colpo in canna. “Le armi si impugnano con grande scrupolo in questa serie – racconta -. Si combatte per la libertà di pensiero e per i diritti delle comunità oppresse. Il personaggio più bello, moderno e affascinante della mia carriera”, che avrà una evoluzione nella stagione 2.
Le riprese si sono svolte tra Lazio, Toscana, Calabria, a Lamezia Terme dove è stata ricostruita l’imponente colonia inglese di Labuan, e poi in Thailandia e nella suggestiva isola di Réunion, nell’Oceano Indiano.
Gli sceneggiatori hanno affrontato un delicato lavoro per l’adattamento, dovendo rinnovare un mito amato da generazioni, senza tradirne lo spirito. “Salgari è stato la nostra fonte primaria, ma abbiamo voluto evolverlo – spiegano -. I suoi personaggi femminili, per esempio, oggi sarebbero datati, li abbiamo resi veri, complessi. Anche Lord Brooke lo abbiamo reso più giovane e più vicino a quello dei romanzi”.
“Non mi sento un’eroe ma baciato da Dio per aver avuto il ruolo della mia vita” confida Yaman. L’attore turco ha lavorato cinque anni per prepararsi. “Ho studiato, mi sono allenato in equitazione, combattimento, danza e affrontato una drastica perdita di peso di 10 kg, ho sofferto e imparato. Sandokan è un uomo sofferente, altruista, ascetico, che subisce una trasformazione. Parte come pirata alla Robin Hood che ruba ai ricchi per dare ai poveri e finisce da eroe, cercando di capire come è avvenuto il suo cambiamento, il significato profondo della libertà”. Sul confronto con Kabir Bedi è deciso: “Sento il peso del paragone, ma anche la voglia di essere all’altezza”.
Una storia senza tempo che ci conduce in terre esotiche e tempi lontani: nel Borneo della prima metà dell’Ottocento, tra popoli in lotta per la libertà e potenze coloniali spinte da un’avidità cieca e feroce. In un mondo dominato dal potere coloniale degli inglesi, Sandokan è un pirata che vive alla giornata. Solca il mar della Cina a fianco del suo fedele amico Yanez e della loro ciurma di avventurieri che vengono dai quattro angoli del mondo. E’ un pirata che ama la libertà. Ma tutto sta per cambiare quando incontra Marianna, la giovane figlia del Console inglese, nota come la Perla di Labuan per la sua bellezza ma anche per il suo carattere indomito che la spinge a rifiutare i ricchi pretendenti che ambiscono alla sua mano. L’incontro con Sandokan risveglia in lei quello spirito di avventura che le rigide gabbie della società vittoriana hanno sempre represso. Una storia impossibile, apparentemente. Ma non c’è niente di impossibile quando due cuori desiderano la stessa cosa: la libertà.