La vita è bella, sempre, a vent’anni, come a sessanta e… non bisogna sprecarla! Ne sono convinte Veronica Pivetti e Carla Signoris, nella vita e nella fiction. Come dimostrano da protagoniste di Balene, dramedy brillante a tinte gialle in quattro serate diretto da Alessandro Casale, da domenica 21 settembre in prima serata su Rai 1, in cui interpretano due amiche che scelgono di fare dei loro sessant’anni un nuovo inizio.
Liberamente tratta dal romanzo di Barbara Cappi e Grazia Giardiello, questa storia di amicizia e solidarietà al femminile ruota intorno a Evelina e Milla, che si conoscono fin dai tempi dell’università. Da dieci anni non si frequentano più ma la scomparsa di Adriana, amica di sempre, riavvicina le due donne, così tanto diverse ma al tempo stesso accomunate dalla necessità di un grande cambiamento nelle proprie vite. E che non è mai troppo tardi per essere felici.
Il regista si è ispirato alla commedia di situazione inglese e alla commedia sentimentale statunitense, dove finzione e realismo si fondono per coinvolgere gli spettatori, girando nella Marche, tra Ancona e la costa del Conero.
Milla (Signoris) è borghese, conformista e apparentemente perfetta, Evelina (Pivetti) è fricchettona, creativa e scombinata. La morte dell’amica comune improvvisamente le riavvicina. Terzo membro di un trio indissolubile ai tempi dell’università, Adriana (Manuela Mandracchia) ha dedicato la vita a salvare le balene e all’inizio della serie muore proprio in mare in un “banale” incidente. E se Adriana fosse stata uccisa? Intanto Milla scopre che suo marito Walter (Paolo Sassanelli) la tradisce e così, prima lo lascia e lo caccia di casa, poi, appena si riprende dal lutto, si presenta nell’azienda di famiglia per reclamare il ruolo di Presidente, che fino a quel momento è stato suo solo sulla carta. Evelina invece incontra, o meglio si scontra, con Riccardo Villa (Giorgio Tirabassi), il nuovo Presidente dell’Accademia di Belle Arti nella quale lei insegna.
Pivetti lo scorso febbraio ha compiuto sessant’anni scoprendo quanto questa età possa regalare sorprese meravigliose. Anche sessualmente. “ Vivo una fase leggera, piena di speranza, pulsioni, e curiosità verso il futuro – racconta -. In fondo i numeri contano poco, ciò che vale davvero è come si vive”. Del suo personaggio dice: Evelina è una donna originale, destabilizzante. Insegnate d’arte, ha cresciuto da sola il figlio, senza mai rinunciare alla propria libertà e ai suoi desideri professionali”. “Milla è una borghese perbene che ha dedicato la vita alla famiglia, accantonando aspirazioni personali – racconta Signoris -. Una mamma tigre che, nel passato, ha spinto la figlia a fare di tutto per primeggiare. Si ritrova a gestire il tradimento del marito e a rimettere tutto in gioco, questa volta però con l’amica accanto”. Concordano nel sostenere che “Non è mai troppo tardi, ci sono sempre possibilità, creatività, desiderio e passione. Le donne mature devono rivendicare la voglia di amare, desiderare, vivere. C’è sempre tempo per l’amore e per le emozioni. Anzi, a quest’età arrivano arricchite da consapevolezza e maturità, e per questo sono ancora più interessanti”.