Quanto sia difficile gestire la propria notorietà lo sa bene l’attore Tom Holland e il suo alterego  Spider-Man che con gli ultimi tre film l’ha reso famoso nel mondo. E ora, nel nuovo capitolo No way home,che sta già riempiendo di fedelissimi le sale, il funambolico Uomo Ragno, la cui vera identità di Peter Parker è ormai svelata al mondo, deve affrontare nuove difficoltà. Assediato dai media, accusato dai federali, tormentato da chi pensa che lui sia un assassino, Peter viene considerato persona non gradita dalle università che vorrebbe frequentare. Un problema che coinvolge anche i suoi amici MJ e Ned Ellis. Peter chiede al Doctor Strange un incantesimo che faccia dimenticare al mondo chi lui sia nella realtà. Ma l’esperimento va a monte, nessuno si scorda niente, mentre i varchi dimensionali si sono aperti e dal multiverso vengon fuori tutti i cattivi del passato, da rispedire nel loro universo.

Holland ha presentato il film a Roma, ma in versione ologramma. Era infatti a Los Angeles quando è apparso  nel buio di uno studio di Cinecittà come se fosse davvero lì in carne e ossa. Si è seduto su uno sgabello per rispondere alle domande dei giornalisti tradotte da Alessandro Cattelan, ringraziando l’ologramma che lo ha mostrato più alto di come sia realmente. E’ convinto che l’inviolabilità dell’identità delle persone sia oggi messa a repentaglio dai social. “Usarli troppo stroppia- sostiene l’attore -, è un’arma a doppio taglio, soprattutto se riguarda la vita dei vip, che spesso appare non veritiera. Io devo stare attendo a dove vado, per motivi di sicurezza”.
Cosa gli piace di Spiderman? “La sua umiltà – risponde -, è altruista, una qualità preziosa, lo fa spingere al limite di ciò che può fare”. Per le scene più pericolose ha usato due controfigure, ma alcune azioni le ha affrontate in prima persona: “le meno dolorose” ammette.  Spiega che Spiderman è cresciuto: “prende decisioni, diventa un leader, prende il controllo della situazione, anche se Peter Parker soffrirà parecchio per questa rivelazione della sua identità”. Come reagiranno i fan lo sapremo presto. “La sfida, il cambiamento – taglia corto lui -, per me sono cose positive. Recitare con grandi divi come Dafoe e Molina è stato sorprendente, un grandissimo onore, daranno uno sguardo fresco, nuovo, ai cattivi del passato”.