Non aspettatevi di saltare sulla sedia per le solite battaglie spettacolari dei supereroi. A spiazzare gli spettatori, soprattutto giovanissimi, arriva il 16 dicembre in oltre 500 sale Diabolik, un bel poliziesco classico, psicologico, lento, a misura d’uomo, che i fratelli Marco e Antonio Manetti hanno confezionato senza azioni soprannaturali, spiegando in ogni minimo dettaglio i preparativi per eccezionali rapine, che riporta indietro nel tempo i nostalgici dei fumetti anni ’60, ricostruiti alla perfezione.

Luca Marinelli è il misterioso, ingegnosissimo ladro internazionale braccato dall’ ispettore Ginko, cui ben si presta un impenetrabile Valerio Mastandrea. Intelligente compagna di malefatte di Diabolik è l’algida Eva Kant che ha gli occhi di fuoco di Miriam Leone. Al loro fianco si affacciano Serena Rossi (l’isterica, frustrata fidanzata del ‘cattivo’ che lo metterà nei guai), Roberto Citran, Alessandro Roia, Vanessa Scalera, Claudia Gerini, Antonino Iuorio e, in primissimo piano, la mitica Jaguar E-Type del malfattore, che non esita a “rapinare” anche altre identità utili ai suoi loschi scopi indossando stupefacenti maschere, create da Sergio Stivaletti (e aggiustate sui personaggi con perfetti effetti speciali).

Hitchcok fa spesso capolino nelle atmosfere del film, che ricostruisce alla perfezione gli scenari degli anni in cui il fumetto noir, creato ad arte dalle sorelle Giussani (dei quali i registi hanno copiato alcune inquadrature), che catturava la fantasia di milioni di giovani non ancora contaminati dai social network.
Prodotto dai Manetti con Carlo Macchitella, Rai Cinema e Astorina, il film non ti fa balzare sulla sedia, è accompagnato dalle morbide musiche dei fratelli De Scalzi e di Manuel Agnelli, ma ti accompagna pian piano dentro le ingegnose invenzioni messe in campo dal superladro per accaparrarsi bottini milionari. “Abbiamo cercato di essere fedeli al fumetto, ma secondo il nostro punto di vista – spiegano gli autori presentando il film a Roma con il cast-. La scelta è andata al numero 3 perché c’è l’arrivo di Eva, una donna forte come lui, i colpi li fanno in tre: lui, lei e la jaguar”.

“Da ragazzo parteggiavo per Diabolik – ammette Mastandrea -. Mi sono inventato questo Ginko, che si serve della legge per non prenderlo”. “Mi sono cibato di tutte le migliaia di racconti ma mi sono affidato ai registi per creare il personaggio” spiega Marinelli. “Mi sono ispirata alle sorelle Giussani per creare questa donna forte, che non si piega a nessuno, siamo due forze che si attraggono” aggiunge Miriam Leone.