Se si evita di fare inutili paragoni con film, libri, pièce teatrali alle quali si ispira un film, si uscirà più che soddisfatti dalla sala dopo aver visto Domani è un altro giorno, finalmente un’ottima commedia italiana, drammatica ma anche divertente, diretta da Simone Spada, ben scritta e magnificamente recitata dalla ormai inossidabile coppia Marco Giallini-Valerio Mastandrea, che Medusa porta su 400 schermi dal 28 febbraio. Azzeccata anche la scelta di tutti gli altri interpreti, tra cui Anna Ferzetti, Renato Scarpa, Blas Roca Rey e il terzo protagonista, Nike, il pastore bernese (nella realtà una femmina) dalle tenerissime espressioni che interpreta l’amatissimo cane Pato.

La pellicola ruota intorno a due grandi amici d’infanzia, divisi dalla lontananza, che si rincontrano dopo molti anni perché a uno di loro non resta molto da vivere e decidono di trascorrere insieme alcune giornate per darsi l’ultimo saluto. Un film delicato, ironico e commovente sull’amicizia, sulle reazioni di fronte a una grande dolore, sul rispetto delle scelte individuali di come concludere la propria esistenza, opera seconda di Spada che ha saputo gestirne con equilibrio l’emotività.

Un’ esplorazione profonda e amaramente divertente dell’animo umano, assai ben calibrata dagli sceneggiatori Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo che hanno dato un ottimo sapore italiano al meraviglioso film Truman del regista spagnolo Cesc Gay, che ha fatto tribolare due anni i produttori Maurizio e Manuel Tedesco per aggiudicarsene i diritti. Perfetta anche la scelta dei brani musicali del maestro Maurizio Filardo dominati dalla chitarra che accompagnano il film con delicatezza e discrezione, con in chiusura la suggestiva interpretazione di Noemi della canzone culto della Vanoni che dà il titolo alla pellicola.