Il mondo dei grandi visto dalla piccola Nina…e da Veronesi

Nina, quando una mattina il suo professore assegna alla classe il tema “Genitori e Figli: istruzioni per l’uso” ha, per la prima volta, l’occasione di parlare a cuore aperto del suo rapporto con i genitori, con il fratellino e con una nonna apparsa all’improvviso dopo vent’anni. Ma questo non è che l’inizio. È da qui che Nina comincerà a parlare di tutto il resto: delle sue prime volte, delle sue amiche, delle sue discoteche, dei suoi innamoramenti, insomma della sua vita da giovane ma sempre specchiandosi nella vita dei grandi, lungo il confronto-scontro generazionale sulla cui scia troviamo un po’ di tutto. Dal padre  (Silvio Orlando) che lascia moglie e figli per andare a vivere su una barchetta; alla madre (Luciana Littizzettto), infermiera caposala a tempo pienissimo che sogna di coronare un amore impossibile col collega (Max Tortora) che però ha un’orribile moglie e tre figli che a lasciare non ci pensa proprio; dalla single (Elena Sofia Ricci) quarantenne allergica ai legami e sempre in cerca di  amanti; al papà (Michele Placido) professore di liceo che si dispera dietro al figlio che sogna il “Grande Fratello”; dalla nonna indefessa (Piera Degli Esposti) che ha passato la vita ai tavoli da Poker ed offre gli ultimi consigli alla giovane nipotina prima di andare via per sempre. E via ricercando perché, si sa, di genitori e figli è fatto il mondo e ogni anfratto.

Eccolo un altro capitolo del manuale targato Giovanni Veronesi, capitolo ancora d’amore ma zoomato sul rapporto tra generazioni. Il più difficile del mondo. Il più ineludibile. Quello su cui, dopo quasi due ore di racconti zigzaganti di figli e genitori a cavallo di decenni, nessuno può dare consigli , tranne uno. Lo dà , appunto, la quindicenne protagonista: “Agitare bene prima dell’uso”. Che è il sottotitolo del film che vuole essere specchio della confusione dei rapporti familiari dell’oggi ma anche (tardivo) omaggio del regista ai suoi genitori che non ci sono più. Producono Aurelio e Luigi De Laurentiis,  firmano la sceneggiatura lo stesso Veronesi con Ugo Chiti e Andrea Agnello e anima il tutto un cast piuttosto corposo e variegato, fatto apposta (e azzeccato) per rendere impossibile non identificarsi, o nell’uno o nell’altro. Da Michele Placido a Luciana Littizzetto, da Silvio Orlando a Margherita Buy, da Max Tortora a Elena Sofia Ricci, da Piera degli Esposti a Emanuele Propizio, miscelati ai giovani neoattori Chiara Passatelli, Andrea Fachinetti e Matteo Amata, per la prima volta sullo schermo. Per un film che Veronesi vuole tutto dedicato alla famiglia ma che, nonostante l’escamotage dello sguardo filtrante della giovane protagonista, risulta (forse inevitabilmente) un racconto fatto dai padri.