di Reno Brandoni, Le Ruzzole 2025
Può la musica conversare con l’intelligenza artificiale? C’è chi teme l’IA, chi la sfrutta, chi la osserva con diffidenza. Lo scrittore e chitarrista Reno Brandoni sceglie un’altra via, la interroga, nel libro La musica nasce dove deve nascere – conversazioni sulla musica con l’intelligenza artificiale, dall’ 8 settembre nelle librerie. Usa dunque ciò che conosce meglio, e uno degli argomenti e temi più universali a livello emotivo, la musica, alla ricerca di un senso, di un limite, di una connessione.
«Questo libro è nato come una sfida e si è trasformato in un dialogo sincero – spiega Brandoni – Ho sempre vissuto la musica come una compagna silenziosa, una voce interiore che mi guida senza chiedere nulla in cambio. In queste pagine ho cercato di restituire un po’ della meraviglia, del dubbio e dell’intimità che la musica porta con sé. Perché credo che la musica non abbia bisogno di spiegazioni: nasce dove deve nascere».
La musica dialoga con l’IA, quindi. Da questa conversazione, nata per caso, prende forma un saggio originale e attuale, che indaga il rapporto tra emozione, tecnologia e percezione. Al centro dello scambio, la musica, intesa come linguaggio universale capace di scaturire emozioni che, sorprendentemente, anche l’intelligenza sembra poter riconoscere.