Occuparsi di chi è in difficoltà è sempre un gesto d’amore. Il Bacio, mitico cioccolatino Perugina, icona della storia dolciaria italiana che da sempre utilizza il linguaggio universale del cuore per celebrare l’amore, si unisce a molti divi italiani per  tendere una mano alle popolazioni colpite da disastri.
Al Complesso del Vittoriano di Roma resterà aperta fino al 23 marzo (ingresso libero) una speciale mostra che ripercorre gli oltre novant’anni di storia del cioccolatino più famoso del mondo. Per questo San Valentino nei mitici bigliettini saranno impressi pensieri d’amore scritti e firmati da Margherita Buy, Neri Parenti, Beppe Fiorello, Claudio Amendola, Claudia Gerini, Francesca Neri, Vincenzo Salemme, Alessandro Siani, Ficarra & Picone, Anna Valle, Benedetta Parodi, Nicoletta Romanoff, Alessandro Borghese. Speciali “cupido” che hanno dato il loro contributo per sostenere il progetto “Data4Life” promosso da AGIRE (l’agenzia italiana per la risposta alle emergenze, cui aderiscono le maggiori organizzazioni umanitarie tra cui ActionAid, Amref, Cesvi, Terres des Hommes) per intervenire rapidamente in soccorso delle popolazioni protagoniste di grandi emergenze, lanciare appelli congiunti e sensibilizzare le persone.
Da non perdere la bella mostra “Baci Perugina, Un amore italiano” sulle diverse sfaccettature che compongono la storia di un prodotto dell’eccellenza italiana, simbolo dell’amore romantico,  che ha fatto strada nel mondo, piccolo grande esempio del nostro “saper fare bene” (300 milioni di pezzi venduti all’anno, 1.500 prodotti al minuto, oltre 18.000 chilometri di bigliettini con le celebri frasi, 1.400.000 fan su facebook ).
Una macro sezione “storica” è ricca di suggestive immagini inedite, documenti, manufatti e video che mettono in luce l’excursus dell’azienda, delle sue fabbriche, della sua Scuola del cioccolato, del museo. L’altra invece racconta il Bacio attraverso la pubblicità che segue le vicissitudini del nostro Paese, con  un focus speciale sui testimonial internazionali ricordati attraverso foto, dediche, disegni, cartoline, manifesti.
Nato nel 1922 dal genio di Luisa Spagnoli (che lo battezzò “cazzotto” per la sua forma tozza che ricorda la nocca di una mano) e poi fortunatamente ribattezzato “Bacio” da Giovanni Buitoni, deve negli anni ’30 al pittore futurista Federico Seneca l’idea geniale di ricoprirlo con un bigliettino amoroso e inserirlo nella mitica scatola blu con la coppia che si bacia sotto una pioggia di stelle (ispirata al dipinto di Francesco Hayenz). Negli anni ’50 a farlo conoscere al mondo è Vittorio Gassman con Carosello e poi conquista anche testimonial internazionali come Frank Sinatra. A dargli smalto nel tempo azzeccatissimi slogan, e innovative confezioni come il “tubo”, la palla natalizia, le 40 mila frasi scritte dai fans e selezionate da Federico Moccia, maitre a penser dell’amore giovanile, la più recente versione al cioccolato bianco e ora anche la possibilità per gli innamorati di personalizzare i loro messaggi sui bigliettini (shop.baciperugina.it).
L’esposizione, promossa da Nestlè e organizzata da Comunicare Organizzando in collaborazione con l’Archivio Storico Perugina, è aperta al pubblico con ingresso gratuito tutti i giorni dalle 9,30 alle 19,30.