La premiazione il 25 giugno prossimo a Taormina

Sette nomination per Habemus Papam di Nanni Moretti, testa a testa fra le commedie Benvenuti al Sud e Nessuno mi può giudicare. Noi credevamo di Mario Martone film dell’anno. A Pupi Avati per Una sconfinata giovinezza il “Nastro speciale del 65°”. Premi alla carriera per Emidio Greco, Fulvio Lucisano, Marina Piperno. Un Nastro alla Titanus per L’ultimo Gattopardo di Giuseppe Tornatore. La grande sfida tra i candidati al premio dei giornalisti cinematografici, che si concluderà sabato 25 giugno sul palcoscenico del Teatro Antico di Taormina, (in onda in differita su Raiuno in seconda serata giovedì 30 Giugno) è quest’anno tra le commedie Benvenuti al Sud di Luca Miniero e Nessuno mi può giudicare di Massimiliano Bruno che con sei nomination ciascuna dominano la top ten dei film entrati a far parte ufficialmente delle “Cinquine” 2011.

Tra i più candidati anche La solitudine dei numeri primi di Saverio Costanzo (cinque) e con quattro nomination i film Malavoglia, Una vita tranquilla, Vallanzasca-Gli angeli del male, 20 sigarette e le due commedie di Paolo Genovese Immaturi e La banda dei Babbi Natale. Marco Bellocchio (Sorelle mai), Saverio Costanzo (La solitudine dei numeri primi), Claudio Cupellini (Una vita tranquilla), Nanni Moretti (Habemus Papam) e Pasquale Scimeca (Malavoglia) sono, comunque, i cinque candidati per il Nastro per la miglior regia. In gara come Attrici protagoniste Paola Cortellesi, Angela Finocchiaro e Donatella Finocchiaro, Isabella Ragonese e Alba Rohrwacher. Tra i protagonisti in gara la coppia Claudio Bisio-Alessandro Siani, Raoul Bova, Kim Rossi Stuart, Toni Servillo ed Emilio Solfrizzi.

Nella “cinquina” delle non protagoniste Carolina Crescentini, Anna Foglietta, Marta Gastini, Valentina Lodovini e, in coppia, due attrici di Corpo celeste: Anita Caprioli e la non professionista Pasqualina Scuncia. Nella selezione delle opere prime, accanto a Aureliano Amadei (20 sigarette), Massimiliano Bruno (Nessuno mi può giudicare), Ascanio Celestini (La pecora nera) e Edoardo Leo (18 anni dopo), tra i cinque candidati nella categoria Miglior regista esordiente, sulla scia del buon debutto a Cannes, entra Alice Rohrwacher con Corpo celeste. Nella “cinquina” dei produttori, accanto a Medusa e Cattleya (Benvenuti al Sud) e a Pietro Valsecchi (Che bella giornata) si sfidano Nanni Moretti e Domenico Procacci per la produzione di Habemus Papam, il trio Corsi-Romoli-Bonivento (20 sigarette) e Fabrizio Mosca (Una vita tranquilla-Into Paradiso).

Ai nastri partecipano quest’anno 40 film selezionati tra i 100 usciti dal 1° Giugno 2010 al 27 maggio 2011, e 36 opere prime uscite in sala, tra cui Et in Terra Pax cui va la Menzione speciale del 65° in questa categoria. Il Nastro del 65° per Pupi Avati e per un film che ha trattato il tema dell’Alzheimer, dolorosamente quotidiano per molte famiglie. Tre i riconoscimenti alla carriera: a un maratoneta della produzione italiana come Fulvio Lucisano, alla coerenza di un autore come Emidio Greco (quest’anno regista di Notizie degli scavi) e di Marina Piperno, che ha all’attivo mezzo secolo di produzione ostinatamente indipendente e di qualità.

Dal Quirinale, le felicitazioni del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per il premio dedicato a Mario Martone per il film che sigla anche il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. «Da parte del Presidente Napolitano – sottolinea il presidente del Sngci, Laura Delli Colli – ancora una volta un segnale forte per la cultura e il cinema italiano, nella stagione che ha restituito al cinema il pubblico e, dopo la ‘guerra’ vinta del FUS, sostegno ai film, attenzione agli autori e tax-credit ai produttori. E nel momento in cui la Regione Lazio, sempre più fabbrica di cinema e fiction, sta per varare una legge che annuncia interessanti novità per il cinema».