Tutte le novità in programma al Festival dal 2 al 5 giugno

Il documentario, questo sconosciuto. Potremmo ben dire così di un genere che in Italia fa davvero fatica a farsi strada, sia al cinema che in televisione. Ma ora sarà finalmente protagonista grazie al “Bellaria Film Festival” che, dal 2 al 5 giugno, lo rilancerà addirittura in versione 3D e persino radiofonica. Sì perché proprio la radio permetterà di “ascoltare” tutte le suggestioni catturate dai filmati, senza la “distrazione” del video. Ci penserà Radio3 Rai, con una rassegna di audio-documentari realizzati da Il microfono leggero di Audiodoc, da Il microfono del mondo con le notizie catturate nelle zone più calde del pianeta da Annamaria Giordano di Radio3 Mondo e da Il microfono e l’autore del direttore di Radio3 Marino Sinibaldi che proporrà “radiodocumetari” di scrittori come Giosué Calaciura, Giampiero Rigosi, Ascanio Celestini, Ciprì e Maresco, Fabio Geda.

Sempre alla radio sarà legata l’apertura del festival con la diretta dal Cinema Astra le mattine del 2 e del 3 giugno, della trasmissione radiofonica più ascoltata e popolare d’Italia, Il Ruggito del Coniglio, condotta da Marco Presta e Antonello Dose. Il filo conduttore di questa ventinovesima edizione sarà dunque il documentario in tutte le sue articolazioni e tecniche. Un percorso che abbraccerà tutte le sezioni del Festival con l’anteprima per il pubblico del primo documentario italiano in 3D Foibe di Roberto Olla, prodotto dalla  Rai, che testimonia l’orrore dello sterminio di massa nelle foibe del Carso durante e subito dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Due le sezioni competitive. Il concorso “Italia Doc”, con dodici film che rappresentano un’ampia panoramica del documentario italiano in tutte le sue sfaccettature, giudicati da una giuria composta da Giulio Scarpati, Alberto Crespi, Bernardo Iovene, Etra Palazzi e Gianfranco Pannone, che assegnerà il premio di cinquemila euro al migliore, e la menzione speciale “Casa Rossa” assegnata da un gruppo di studenti del DAMS di Bologna insieme a Paolo Angelini. Il concorso “Crossmedia doc” sarà invece dedicato ai documentari che utilizzano una pluralità di piattaforme espressive, ovvero tutte le nuove forme di filmaking con particolare attenzione ai media digitali, con un premio di duemila euro assegnato da una  giuria di professionisti del settore e una menzione di merito. Inoltre, sei workshop del BellariaDocLab, tenuti da esperti del settore, che descriveranno le nuovissime tecnologie di ripresa e l’uso del 3D.

La rassegna “Panorama Internazionale” offrirà sei documentari stranieri provenienti da Usa, Svezia, Israele, Regno Unito, Danimarca e Corea. Film imperdibili, alcuni dei quali candidati agli Academy Awards ma che nonostante i prestigiosi riconoscimenti non sono mai arrivati nelle sale italiane come The Oath sul destino dell’indecifrabile autista e guardia del corpo di Bin Laden. Into Eternity sul sito dove depositare scorie nucleari in Finlandia; Exit Through the Gift Shop che indaga sulla vera identità del più famoso graffitaro del mondo; Iron Crows sulla vita dei disperati che ogni giorno demoliscono i relitti di immense navi arenate sulle secche del Bangladesh.

Ritorna anche la rassegna Le opere e i giorni sul documentario storico, che per il 150° dell’unità d’Italia proporrà due film sul Risorgimento: Ma che storia… di Gianfranco Pannone e Concerto italiano di Italo Moscati. Nella sezione Buon Compleanno, dedicata ai film che hanno fatto la storia del cinema italiano, Banditi a Orgosolo di Vittorio De Seta (copia restaurata dalla Cineteca di  Bologna), premiato al festival di Venezia come migliore opera prima nel 1961. Agli incontri con gli autori, Michelangelo Frammartino racconterà come il suo documentario Le quattro volte sia diventato  un successo internazionale e riceverà uno speciale riconoscimento da Cinemaitaliano.info.  Enrico Vaime ricorderà la sua  collaborazione con l’amico Ennio Flaiano, prima della proiezione  de Il meglio è passato, dedicato a Flaiano da Steve Della Casa e Giancarlo Rolandi.