Unire la Toscana alle più grandi città del vino europee e diffonderne le eccellenze enogastronomiche. E’ lo scopo della prima World Wine Town italiana nata a Castagneto Carducci, il suggestivo borgo sulla costa toscana in provincia di Livorno, terra dei Bolgheri Doc, dei toscanissimi Sassicaia e di tanti altri vini di straordinaria qualità. Un grande progetto ideato e realizzato, con un investimento di 12 milioni di euro tra banche e privati, dall’ imprenditore designer Franco Malenotti con Gaddo Della Gherardesca e lo scenografo Dante Ferretti, nello storico Casone Ugolino accuratamente restaurato.

A completare il progetto, il Museo Sensoriale e Multimediale del Vino, arredato da Ferretti che, a parte la discutibile sovrabbondanza di cassette di inguardabile uva di plastica, dovrebbe offrire al pubblico un percorso emozionale attraverso la storia degli Etruschi, dei Romani, dal Medioevo all’Ottocento, fino ai giorni nostri. Il Museum, che si sviluppa su una superficie di 1500 metri quadrati su due piani, è diviso in quattro aree: la parte storica, che narra le vicende del vino dagli Etruschi ai giorni nostri; la sala delle grandi famiglie, in cui saranno i diretti discendenti Gaddo della Gherardesca, Piero Antinori e Niccolò Incisa della Rocchetta, a narrare attraverso ologrammi a grandezza naturale la storia del territorio; la sala degli imprenditori visionari, Pier Mario Meletti e Michele Satta, che sveleranno le origini di etichette prestigiose; la sala del futuro in cui si mostreranno gli effetti del cambiamento climatico e le nuove tecnologie per la produzione vinicola.

“A scegliere e degustare un vino si impara, sapere e sapore”, ha commentato Violante Placido, madrina dell’inaugurazione organizzata da Tiziana Rocca, leggendo la poesia di Carducci L’Ostessa di Gaby, circondata da colleghi vip, tra cui Elisabetta Pellini, Paolo Conticini, Roberto Farnesi. Nella World Wine Town prendono posto l’Accademia del Vino, la Scuola di cucina contadina e mediterranea, la Scuola del Vino Ais e la Scuola di Canapa. Da ottobre inoltre inizieranno i lavori per un Campus destinato ai giovani che vorranno approfondire la conoscenza del vino. Una realtà destinata a confrontarsi con analoghi investimenti fatti in Cina, in Francia e negli Stati Uniti, che punta a costruire un unico network con le altre città del vino italiane.