“C’è qualche cosa… in te” dal 3 ottobre al Teatro Brancaccio di Roma

Enrico Montesano torna in teatro con i suoi grandi amori: i figli e la commedia musicale. Debuttano infatti al suo fianco il 3 ottobre, in prima nazionale al Teatro Brancaccio di Roma in C’è qualche cosa…in te.. Michele Enrico e Marco Valerio Montesano, i suoi due figli più piccoli, nei panni di un avvocato e di un factotum di un teatro che rischia di essere trasformato in un centro commerciale. Una triste sorte, simile a quella che ha sfiorato recentemente anche lo storico teatro romano, scampato fortunatamente alla ventilata chiusura.

A rinsaldare  il nutrito cartellone di questa stagione appena aperta, arriva dunque il comico romano che ha scritto la commedia con la collaborazione di Giancarlo Borrelli e la consulenza artistica di Nicola Fano. Sulle scene create da Gaetano Castelli l’attore sarà Nando, il custode del deposito costumi del teatro, affiancato anche da venti attori-ballerini-cantanti e dalla “nuova Delia Scala”,  Ylenia Oliviero. E riproporrà brani delle più belle canzoni delle storiche commedie musicali da lui interpretate, come Rugantino alla berlina, Simpatica, Non so dir ti voglio bene, Quant’è buono il bacio con le pereDonna, Gente matta.

Un omaggio ai loro autori Trovajoli, Kramer, Rascel, Claudio Mattone, con le coreografie originali di Manolo Caslino. «Ma non sarà un amarcord – assicura Montesano -, perché la storia tra la giovane Delia, i suoi giovani amici e Nando il custode è ricca di colpi di scena e rivelerà un finale a sorpresa». Il sipario si apre dunque sul grande sottopalco di un teatro, tra un centinaio di costumi, parti di scene, attrezzi e oggetti vari, dove piomba una giovane e impertinente ragazza d’oggi, volitiva, ironica, “impunita” come si dice a Roma, che con fare canzonatorio si intrufola curiosa tra i costumi. Si chiama Delia! “Ah! Come Delia Scala!” esclama compiaciuto il custode. “Delia chi?”  risponde lei, dimostrando la sua totale ignoranza in materia. Nando si infastidisce e la caccia in malo modo, ma lei ritorna, più agguerrita che mai, sfidandolo. Tra un battibecco e l’altro i due indosseranno alcuni costumi che si riveleranno magici: chi li indossa canta, balla e recita alla perfezione! Ma arriva un giovane avvocato che gli intima lo sfratto mentre una squadra di operai si mette all’opera per trasformare il teatro in un supermarket. Nando si opporrà con tutte le sue forze, farà lo sciopero della fame, dando la stura a un turbinio di esilaranti colpi di scena. Alla fine si risolverà anche il destino dei costumi, testimonianza storica di un pezzo di cultura teatrale italiana. Forse questo sarà il primo caso di un centro commerciale che ritorna teatro! Un finale positivo, un segnale di speranza che chiuderà la commedia sulle note di Bravo!!