Dall’11 luglio in tutte le sale italiane

Biancaneve è il personaggio delle fiabe più raccontato quest’anno al cinema e il ruolo della più bella e cattiva del reame fa sempre più gola alle star di Hollywood. Dopo l’ironica e divertente interpretazione di Julia Roberts, nella nuova versione della leggendaria fiaba, in arrivo sui nostri schermi l’11 luglio in 3D col titolo di Biancaneve e il cacciatore, tocca stavolta al premio Oscar Charlize Theron cercare di distruggere la bella e giovane figliastra, nei cui panni troviamo l’eterea ex protagonista di Twilight, Kristen Stewart.

Ma quello che la malvagia matrigna, la regina Ravenna, non avrebbe mai immaginato è che la giovane figliastra sfuggita dalle sue grinfie è diventata una minaccia per il suo regno, addestrata nell’arte della guerra da un cacciatore di nome Eric (Chris Hemsworth di Thor) che proprio lei aveva assoldato per catturarla.

Un’avventura action epica, ricca di suggestivi effetti speciali, diretta dal pluridecorato regista pubblicitario Rupert Sanders, al suo primo film per il cinema, con cui il produttore Joe Roth spera di bissare il successo milionario di Alice in Wonderland. Per i  nani hanno scritturato il gotha degli attori inglesi: Ian McShane (Pirati dei Caraibi) è Beith, l’inasprito capo del piccolo clan; Bob Hoskins è Muir, il loro statista cieco; Ray Winstone è Gort, l’irritabile ubricacone; Nick Frost è Nion, il braccio destro di Beith; Toby Jones è Coll, il soldato più tosto del gruppo; Eddie Marsan è Duir, l’ombra di Coll; Johnny Harris è Quert, il figlio ‘musicista’ di Muir; e Brian Gleeson è Gus, il più giovane dei nani.

Roth, ex presidente della 20th Century Fox e dei Walt Disney Studios, sapeva che la sua squadra aveva trovato qualcosa di speciale quando lo script di Evan Daugherty di quello che sarebbe diventato Biancaneve e il Cacciatore è arrivato alla sua società di produzione a Los Angeles. Sanders, dopo aver letto il copione, ha pensato che fosse un’incredibile opportunità per creare un mondo che la gente non aveva mai visto prima. «Mi piaceva moltissimo l’idea di reinventarla, di fare qualcosa di più mascolino – spiega -. Abbiamo costruito un universo che tocca tutti i suoi temi, lasciato lo specchio, la mela rossa e la regina cattiva, ma aggiunto imponenti battaglie, reso più ampia la storia, in cui la posta in gioco è la lotta per la vita contro morte. Ci aiuta a capire la mortalità e ci insegna a non farci soffocare da gelosia e ira, perché ci fanno smettere di vivere. Ci insegna che bisogna godersi la vita e non tentare di raggiungere qualcosa che, in definitiva, non ha alcuna importanza».

Ha dunque creato un mondo fantastico molto ricco: «Separando però la favola dalla fantasia – precisa il regista -, creando qualcosa che fosse vigoroso, gagliardo, ma anche molto emozionante. Un film senza tempo, ma che catturasse anche lo spirito, lo stile e il tono dei fratelli Grimm». Per il ruolo della regina ha voluto Charlize Theron: «La Regina simboleggia la morte, e tenta di evitare che la sua arrivi – spiega Sanders -. Cerca l’immortalità, e per questo tutto nel regno è senza equilibrio. Biancaneve, al contrario, è il cuore pulsante della vita, e il compito del Cacciatore è prendere quella vita. Se la Regina fallisce, la vita e la morte saranno di nuovo in sintonia e il regno ritornerà come era una volta. Charlize è una donna incredibilmente bella, potente, intensa. È un misto tra Margaret Thatcher e Kate Moss».

«La madre le ha instillato già in giovanissima età la convinzione che lei possa essere se stessa veramente e al meglio solo se rimane giovane e bella – spiega Charlize Theron -. Lei si rende conto che i suoi poteri magici sono la sua sopravvivenza e percorre questa strada. Ha istinti brutali e un’ossessione per il cuore pulsante di Biancaneve che le darà l’immortalità».

Kristen, per calarsi nei panni di Biancaneve  ha trascorso quattro mesi cavalcando e altri quattro per acquisire un accento inglese. «È stato interessante interpretare una giovane donna che non conosce alcuna vanità mentre la matrigna è l’esatto opposto – dice l’attrice – e questo spiega cosa la gente trova bello nella vita. Ammiro i personaggi forti, ma questo era anche molto femminile e umano, e io amo interpretare personaggi per i quali si farà il tifo. All’inizio è una specie di martire, dopo la sua fuga diventa di nuovo un essere umano, ma è come se dentro avesse un buco che non può essere riempito. La maggior parte dei personaggi d’azione si sentono superiori, sono vendicativi, ma lei no. Non ho mai visto una cosa del genere prima e penso che sia straordinaria».

Parlando del suo ruolo, Chris Hemsworth dice: «Il Cacciatore ha perso fiducia nella vita e in se stesso. È un ubriacone, vive solo nella foresta e fa il mercenario. Viene ingaggiato per trovare Biancaneve e riportarla alla Regina. Mi piaceva l’idea di interpretare l’eroe riluttante, spigoloso all’esterno ma, sotto sotto con un gran cuore. Abbiamo cercato di spingere sulle sue contraddizioni, di renderlo imprevedibile. Un classico personaggio da western. Mi piacciono queste grandi, fantastiche storie epiche che hanno al centro un cuore vero. Ci sono personaggi con i quali puoi immedesimarti e la storia parla di speranza e ispirazione, di amore e tragedia, cose con cui tutti abbiamo a che fare».

Sebbene Hemsworth e la Stewart avessero provato con attenzione le loro scene di combattimento, in un’azione particolarmente vigorosa, lei ha accidentalmente sferrato un pugno in faccia al cacciatore. «Il suo naso si è gonfiato e la ferita è stata coperta con il trucco – ricorda lui-. Kristen è stata davvero una degna compagna di questo Cacciatore».