Di tutta la carrellata di cinepanettoni insipidi o addirittura indigesti che dilagano quest’anno sugli schermi per le feste, l’unico a potersi fregiare col nomignolo inventato anni orsono per i film natalizi dei Vanzina è Poveri ma Ricchi di Fausto Brizzi, prodotto da Wildside con Warner che dal 15 dicembre lo distribuirà su 400 schermi.
Per non sbagliare troppo nella virata dalla commedia sentimentale alla pura comicità, il quarantottenne regista romano ha preso spunto dal campione d’incassi francese Les Touche, riadattandolo con Marco Martani agli italici vizzi e vezzi.

Ha agguantato dopo lungo inseguimento Christian De Sica, da oltre un ventennio boss indiscusso dei cinepanettoni ma ultimamente dalla comicità un po’ arrugginita, trasformandolo dal solito fedifrago professionista alto borghese in ligio, squattrinato burino di paese, tutto casa e famiglia. Ha dato finalmente il giusto risalto alle indiscusse qualità artistiche di Enrico Brignano, finora naufragate sul grande schermo per colpa di improbabili sceneggiature.
L’idea geniale per dare maggior vigore ai due attori è stata circondarli di due attrici esilaranti: la promessa confermata della nuova commedia all’italiana Lucia Ocone e Anna Mazzamauro, inspiegabilmente riposta dal cinema in naftalina dopo le ottime prove fantozziane, finalmente in un ruolo di primo piano.

Sì perché la vera comicità stavolta è donna e loro due, nel film povere e incolte madre e figlia di paese, diventate improvvisamente milionarie per una vincita al lotto, rubano spesso la scena ai congiunti, snocciolando tutti i cliché dei parvenue, spendendo e spandendo a manbassa in pacchianate. Ma tenendo tutti strettamente segreta quella vincita stratosferica ai paesani, e al fisco, costretti per godersela a “migrare” nella ricca Milano. Dove invece i ricchi veri oggi hanno un basso profilo, sono ecologisti, fanno beneficenza, mangiano poco o niente. Un’involontaria cavalcata nel mito di Trump, la definisce Brizzi, dai tempi comici finalmente giusti, veloce e leggerissima, dalla parolaccia che non disturba ma che finalmente strappa qualche risata di gusto.