Sontuosi vestiti e lussuose automobili avvolti in un suggestivo tramonto romano sono stati i protagonisti della kermesse dell’abito su misura Arte Sartoriale 2018 organizzata dall’ Accademia Nazionale dei Sartori nella splendida Villa Miani, che da Monte Mario domina la Capitale. L’atmosfera retrò della villa umbertina è stata la cornice dell’appuntamento annuale dei maestri artigiani provenienti da tutta Italia. Il lusso e l’artigianalità sono stati il filo conduttore dell’evento presentato da Valeria Oppenheimer, aperto dalla spettacolare presentazione per la prima volta in Italia del potente Cullinan, il primo Suv a trazione integrale della Rolls-Royce.
Ad accomunare due prodotti così distanti come vesti e motori è in questo caso l’analisi e lo studio del materiale scelto, l’attenzione al particolare nella creazione di un pezzo unico. Perché, come consigliava Sir Henry Royce: “Cerca la perfezione in tutto ciò che fai. Prendi il meglio di ciò che esiste e rendilo ancora migliore. Quando non esiste, progettalo”. Insomma, la filosofia portata avanti dall’Accademia Nazionale dei Sartori che dal 1947 continua a dettare legge nel campo della moda su misura made in Italy apprezzata in tutto il mondo per la sapiente lavorazione dei tessuti e uno stile classico ma sempre al passo con i tempi.

Presentati agli ospiti cento capi delle collezioni Autunno/Inverno e Primavera/Estate, con giacche maschili a quadri dai colori sgargianti abbinate alle gradazioni del blu e del grigio, abiti dai colori pastello accesi e dal carattere brillante, tessuti pregiati dal cashmere al cotone, dai pettinati al vintage ricercato, dalla lana alla pura seta a righe con inconfondibile aspetto arricciato e l’immancabile doppiopetto. Per le signore colori vivaci, arancio, verde e fucsia, oltre al classico accostamento bianco-nero, tessuti impalpabili e pregiati, realizzati tra gli altri da mani esperte .  Abiti da sera eleganti, impreziositi da ricami e applicazioni. In passerella anche lo smoking, il classico tight, il frac per lui e l’abito da sposa per lei. Creazioni esclusive realizzate dai Maestri sarti dal Nord al Sud Italia, come Neris Zecchin di Padova e Lucia Lacognata di Ragusa.

Capi indossati con stile sia da esperti professionisti delle passerelle come Massimo Gradini che da amichevoli “modelli” come il barone del rugby Andrea Locicero, in doppio petto giallo della Sartoria Ilario e da Daniele Piscioneri, figlio del Presidente dell’Accademia recentemente scomparso al quale si deve anche la creazione del corso triennale di taglio e cucito Made in Rebibbia. Ricuciamolo insieme, che ha portato per la prima volta in passerella un detenuto con l’ abito sartoriale realizzato nel carcere romano.
Un défilé speciale è stato riservato agli Accademici junior con gli elaborati degli allievi del corso triennale di cucito maschile. Presente per la prima volta dieci sarti cinesi che hanno frequentato il corso di alta sartoria maschile a Roma e partecipato al concorso Forbici d’Oro Cina vinto da Bi Jinpei.
Il Premio Vita di Sarto è andato a Luigi Fant di Belluno, il molisano Mario Iannetta ha ricevuto il Premio Forbici D’Oro Italia sezione junior mentre il campano Salvatore Montanino si è aggiudicato quello per la categoria senior.