Cuori tormentati, segreti, intrighi appassionanti, bugie, sono al centro di Solo per Amore, la fiction a tinte melodrammatiche in dieci puntate in onda dal 7 gennaio in prima serata su Canale5, diretta da Raffaele Mertes con Daniele Falleri. Protagonisti i supercollaudati nel genere Antonia Liskova, Massimo Poggio, Kaspar Capparoni, Valentina Cervi, affiancati da uno stuolo di bravi attori tra cui Eliana Miglio, Camilla Filippi, Anita Zagaria, Valeria Milillo, Giuditta Saltarini, Paolo Malco, Simona Borioni.

Una coinvolgente e moderna storia d’amore, di riscatto e redenzione, prodotta da RTI con Endemol Italia, in cui domineranno la passione e un mistero legato al passato che farà crollare le certezze di una famiglia perfetta sotto il peso di segreti e bugie. Antonia Liskova è Elena, brillante avvocato, comproprietaria col marito Pietro (Poggio) di un lussuoso circolo sportivo romano. Della scomparsa improvvisa di lui, forse rapito, si occuperà il vicequestore Testa(Capparoni), che molti anni prima aveva liberato lei, rapita e segregata, diventandone l’amante, lasciato poi per sposare Pietro, già suo fidanzato che l’aveva pure messa incinta. Tra bugie, passioni, passati amori, ciascun personaggio cela un segreto che lo porta a mentire. Quanti ostacoli e quanta sofferenza sarà disposta a sopportare la protagonista pur di difendere la propria famiglia, il proprio amore?

La sfida dei produttori è stata intercettare lo spirito dei tempi con un family-noir che racconti in modo innovativo tutti i pericoli, interni e esterni, a cui sono esposti i protagonisti, un nucleo felice ma con un bagaglio pesante che mina la quiete domestica, provocando disagio. Pericoli che vengono da lavoro, corruzione, malavita, con al centro un triangolo amoroso ricco di azione e thriller in cui si innesta il melò.

Nove ore al giorno sul set, per dieci settimane di riprese affidate a due unità. Una fatica correre contro il tempo per far fronte alla crisi che ha ridotto drasticamente i budget. “Non è stato un lavoro semplice ma Mertes era sempre al nostro fianco” ricorda Antonia Liskova. “All’inizio avevo paura del regista perché corre come un pazzo. Ma la storia è intrigante, niente è come sembra, tutti si spaccano in mille pezzi” svela Valentina Cervi. “Non è la classica fiction, ognuno di noi incarna il bene e il male” aggiunge Capparoni. “Ho preso un sacco di botte, ma ne valeva la pena” racconta soddisfatto Massimo Poggio.