“Oggi è cambiato chi forma l’opinione pubblica. La stupidità è diventata vincente. La Rai deve stare dalla parte del cittadino e non del consumatore”. Lo sostiene Giovanni Minoli presentando MIXER – Vent’anni di televisione, venti puntate sul meglio degli anni ’80 che da giovedì 12 gennaio su Rai3 in seconda serata, e dal 18 gennaio anche il mercoledì alle 21.15 su Rai Storia, offrono uno sguardo retrospettivo sul rotocalco d’attualità che ha segnato un’epoca e rivoluzionato la tv. Rivive dunque quell’avventura televisiva, puntata dopo puntata, anno dopo anno, rilegando frammenti di memoria collettiva in un album del nostro tempo perchè, come sostiene Minoli, “Ieri è cominciato il mondo di oggi”.
Dalla sala A di Radio Rai, con la regia di Luca Mancini,  Minoli racconta i grandi temi e gli snodi della storia italiana di fine Novecento, poco raccontata oggi dalla televisione, con un nuovo montaggio, un differente intreccio narrativo e a un taglio editoriale critico che a distanza di oltre 40 anni rivisita la forza narrativa e il valore documentario dello storico rotocalco e dei suoi protagonisti, delle sue inchieste, dei suoi faccia a faccia e delle sue storie, facendo emergere una continuità tra quegli anni Ottanta e Novanta e la fotografia del nostro Paese oggi.

Venti puntate dedicate agli anni ’80 con i protagonisti del XX secolo confessarsi nel “Faccia a faccia”, tra cui Enrico Berlinguer, il Dalai Lama, Henry Kissinger, Bettino Craxi, Arafat, Giorgio Armani, Camilla Cederna, Benjamin Netanyahu, Brigitte Bardot,  Almirante, Hans Küng, Montanelli, Gianni Agnelli, Raffaella Carrà, De Benedetti, Gabriel García Márquez, Bearzot, Guttuso, Bernardo Bertolucci, Jorge Luis Borges, Enzo Biagi.
Oltre alle inchieste, realizzate anche da Paolo Guzzanti e Cinzia TH Torrini, tornano in tv gli incontri ravvicinati confidenziali coni grandi personaggi dello spettacolo, della cultura, della musica e dello sport firmati, tra gli altri, da Gianni Minà, Isabella Rossellini, Leo Benvenuti, Vittorio Nevano, tra cui David Bowie, Coppola, Spielberg, Nureyev, Monica Vitti, Tognazzi, Sordi, Dalla, Pino Daniele, Pavarotti, Troisi, Celentano, Morandi, De Gregori, Franca Valeri, Verdone, Mastroianni,  De André, Gassman, Milva, Benigni, Baglioni, Guccini, Vanoni, Vasco Rossi, Ramazzotti. E poi le chiusure satiriche di Paolo Villaggio nei panni della sindacalista e moglie frustrata; Sandra Milo con le sue interviste in piscina e i “Mixer test”; i “Mixerabili” con gli sketch, fra gli altri, di Syusy Blady, Patrizio Roversi e Vito; Il film in due minuti, cortometraggi d’animazione realizzati ad hoc da Disegni e Caviglia. Non mancano i sondaggi che per la prima volta misuravano la distanza fra l’opinione del Palazzo e quella della gente.

Il materiale delle videoteche è stato montato e rimontato decine di volte, senza l’aggiunta di commenti, dibattiti, tavole rotonde.
“Ho deciso di riportare Mixer in tv dopo 25 anni perché credo possa offrire ancora spunti e riflessioni utili per leggere la complessità e le problematiche di oggi, attraverso l’attenta fotografia dei grandi cambiamenti e delle crisi affrontate negli ultimi due decenni del XX secolo – spiega Minoli -. Con il nuovo montaggio e la rilettura dei momenti chiave del programma abbiamo voluto far emergere la forza del format, un rotocalco televisivo che era e resta un unicum, che dopo 40 anni conserva ancora la sua freschezza e modernità, oltre all’attualità dei grandi temi che ancora circondano la nostra realtà. Questa non è quindi una mera operazione nostalgica, sebbene il programma diventi necessariamente anche l’album della memoria di grandi, grandissimi del passato che se ne sono andati, in una sorta di Techetechete’ della società e della cultura”.