Il rilancio della fiction Mediaset ha un colore preciso: il giallo.  Dopo l’ottimo Non MentireCanale5 punta ora sul mistero che avvolge le quattro puntate domenicali di Il silenzio dell’acqua diretto da Pier Belloni . Un giallo classico intenso e intricato che riporta alla mente i chiaroscuri del mitico Twin Peaks di David Lynch, con Ambra Angiolini (alla sua prima e agognata serie tv) e Giorgio Pasotti nei panni di due poliziotti, duri, scivolosi, inquieti,  che si scontrano ma poi collaborano per ritrovare la giovane Laura scomparsa  misteriosamente dal paesino di confine a picco sul mare dove tutti si conoscono e si vive sereni.  Intorno a loro un cast di tutto rispetto, in cui troviamo, tra gli altri, Carlotta Natoli, Thomas Trabacchi, Camilla Filippi, Fausto Maria Sciarappa. Un crime avvincente che tra false piste, verità nascoste, relazioni segrete, mostrerà man mano come nessuno dei protagonisti è come sembra.

Dall’autunno Canale5 offrirà due serate di fiction a settimana, un genere che ha un valore strategico per la rete, assicura il direttore Giancarlo Scheri. Una promessa che fa sperare nella dipartita di tanti osceni reality che hanno affossato credibilità e qualità dell’ammiraglia del Biscione.
Questa nuova serie in otto episodi è un viaggio dentro l’animo dei personaggi sviluppato in tre mesi di riprese serrate tra le suggestive scogliere affacciate sul mare limpidissimo di Muggia, Duino e Trieste, durante i quali gli attori hanno raggiunto il massimo della complicità, spiega il regista presentando la serie a Roma. Pasotti è il vicequestore del paesino e cerca di tutelare tutti quelli che conosce. “E’ come un equilibrista, può esplodere quando le indagini entrano nel suo privato e lo sconvolgono – racconta l’attore -, la sua fermezza nasconde un conflitto interiore mostruoso”.

“E’ una storia intrigante, sospesa e rarefatta – aggiunge Ambra – per me è stata un’esperienza inquietante e bellissima, col regista ho avuto parecchi momenti di tensione, il mio personaggio era difficile, al secondo giorno di riprese ho detto la prima bestemmia della mia vita”. Confessa che prima di essere scelta, malgrado la sua pluriennale esperienza tra tv e cinema, ha dovuto superare un provino. “E’ un’opportunità per tutti, per capire se sei armonico con quel ruolo, sono contenta che ci sia stata questa diffidenza iniziale perché ho capito che mi hanno accattata proprio perché ero adatta al personaggio. E’ il mio primo ruolo da poliziotta, per imparare a tenere in mano la pistola mi sono esercitata al poligono”.