Dal 19 febbraio al 17 marzo al Sistina di Roma

Arriva in bicicletta, legge una lettera di scuse rivolta a tre generazioni che riassume il senso dello spettacolo. L’ irrefrenabile Maurizio Battista fa un salto indietro nel tempo di mezzo secolo e dal 19 febbraio al 17 marzo porta sul palco del Teatro Sistina di Roma Oggi non è giornata,  un suo speciale, esilarante Amarcord degli ultimi cinquant’anni, scritto con Riccardo Graziosi. L’attore romano si chiede, e ci chiede, con la sua solita, irresistibile ironia: «Ma non era meglio quando si stava peggio?».

Una sorta di “Agenda Monti de noantri” dal sapore un po’ antico, con ironici bilanci sui sacrifici dei nostri nonni e genitori, ricordando i giochi semplici ed economici che divertivano i bambini degli anni ‘60, con filmati e foto d’epoca, schegge di vecchi Carosello, accompagnati da una catena di critiche pungenti su come si è trasformata nel frattempo la società.

Un’esilarante seduta terapeutica, tra momenti di grande ilarità e qualche riflessione con la lettera di scuse rivolta a nonni, padri e figli, per aver consegnato ai giovani una nazione che ha perso contatto con le sue radici, trasformandosi in una sorta di villaggio turistico. Battista si tiene lontano dal mondo della politica, vuol farci prendere coscienza, ridendo a crepapelle, delle nostre responsabilità verso la corsa all’apparire e all’avere tutto ad ogni costo, che ha inesorabilmente minato la qualità della vita, in ogni suo aspetto, chiedendoci se davvero possiamo chiamarlo progresso.

Il sipario si apre sulla sala abbandonata di un cinema d’essai, lui arriva su due ruote, perché così ci ha ridotto la crisi. Comincia a far paragoni tra la vita di ieri e di oggi, elencando gli argomenti in ordine alfabetico, partendo dalla lettera A, come alimentazione e poi B come benessere, C come cultura e così via, fino alla Z, prendendo in giro il biologico, i vegani, le merci a chilometro 0, con esilaranti confronti tra i piatti economici e abbondanti di lingua e trippa di ieri e le “riduzioni” della nouvelle cousine. E via con i paragoni tra i mobili di una volta che “facevano sentimenti” e quelli moderni che “fanno solo rifiuti”, tra le gite fuori porta e i moderni lussuosi “resort”, le soste agli autogrill «Che una volta erano dentro la macchina, con gli angoli delle strade usati come Wc».

«Le ricette semplici sono quelle che durano – dice Battista -, oggi c’è più bisogno di emozione che di soldi». E lui ne regala come sempre a profusione nelle oltre due ore di spettacolo, nelle quali trovano spazio anche gli annunci curiosi e gli strafalcioni pubblicati dai giornale, raccolti dall’artista e dal suo pubblico in  tutta Italia. E un divertente siparietto col mimo di strada Monsieur David che si esibirà in una struggente scena d’amore, con i piedi.