Al via la rassegna cinematografica di Narni, dal 5 al 10 luglio

La sala cinematografica di Narni sarà la prima in Italia a portare il nome di Mario Monicelli. La cittadina umbra dedicherà al grande regista da poco scomparso anche la rassegna di cinema restaurato Le vie del cinema, diretta da Giuliano Montaldo con Alberto Crespi, che si svolgerà dal 5 al 10 luglio con la collaborazione della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia e Cineteca nazionale. Tra gli ospiti che hanno deciso di “sponsorizzare” le opere dei loro “padri” i registi Gianni di Gregorio che, “innamorato” di Claudia Cardinale, ha scelto di presentare il 5 sera il film di Visconti in versione restaurata Vaghe stelle dell’Orsa. Il 6 luglio Giovanni Veronesi, amico e allievo di Monicelli, riproporrà il capolavoro La Grande Guerra nella versione restaurata dalla Cineteca Nazionale.

Ferzan Ozpetek, grande estimatore di Anna Magnani, presenterà il 7 L’onorevole Angelina di Luigi Zampa. Susanna Nicchiarelli (Cosmonauta) arriverà l’8 per Sogni d’oro di Nanni Moretti a trent’anni dall’uscita. Rocco Papaleo, reduce dal successo del suo Basilicata coast to coast, proporrà il 9 Grazie zia di Salvatore Samperi («Il primo film sexy al Le vie del cinema – commenta Crespi -, ma rivisto oggi è quasi fanciullesco»). Alice Rohrwacher (acclamata esordiente con Corpo Celeste) accompagnerà il 10 la visione di Diario di un maestro di Vittorio De Seta, il primo film televisivo ospitato nella rassegna (ma nella versione cinematografica a colori, restaurata dalla cineteca di Bologna) che fu trasmesso dalla Rai nel 1973 in bianco e nero.

«Non si può  dimenticare Mario, e la sua  scelta di vita e di morte», dice Giuliano Montaldo. Il regista, impegnato nella post produzione del suo nuovo film L’industriale, con Pierfrancesco Favino e Carolina Crescentini (che potrebbe esser presentato al festiva di Venezia o di Roma) vorrebbe organizzare a Narni una rassegna sui martiri della qualità: «Quei film commerciali come Catene o le commedie di Mattoli – spiega – che hanno permesso allora con i loro incassi di debuttare a tanti giovani autori come me». «Per  noi il cinema e la cultura sono importanti, non un optional, perché vogliono dire crescita e progresso» sottolinea il sindaco di Narni Stefano Bigaroni, sottolineando che le ventuno vie e piazze di Narni Scalo sono state dedicate, tra gli altri, a Rossellini, De Sica, Visconti, Petri, Fellini, Masina, Magnani,  Tognazzi e Gassman.

«Tutto il contrario di quel ministro – gli fa eco Montaldo – che ci definì accattoni, per poi rimanere di sasso quando gli dissi che l’unico positivo del cinema è il negativo». Le vie del cinema punta a valorizzare il restauro: «Una macchina sempre più  complicata e costosa – dice il conservatore della Cineteca Nazionale Enrico Magrelli -. Scegliere che cosa restaurare è una responsabilità non indifferente. Conservare la memoria del cinema è una cosa vitale, futuribile, è parte della nostra cultura immateriale che fa parte della nostra ricchezza. Va difeso a oltranza, come i monumenti, per non avere un futuro più povero».