Cosa potremo fare con l’Intelligenza Artificiale e quali sono le possibili sinergie tra uomo e macchina, quando si parla di raccontare storie.  La risposta potrenne arrivare da Holden.ai StoryLab, diretto da Simone Arcagni e Riccardo Milanesi e nato grazie alla partnership di Rai Cinema e del Transmedia Lab dell’Università La Sapienza di Roma, un laboratorio e un osservatorio che si occupa di fare ricerca, divulgazione e formazione, oltre che di organizzare eventi sul fenomeno delle intelligenze artificiali generative e sui cosiddetti “media sintetici”, con particolare attenzione alle loro applicazioni al mondo della narrazione, della comunicazione e della creatività, raccoglierà notizie, informazioni, immagini, video e altri materiali. 

Rai Cinema partecipa al progetto proprio perché quello dell’Intelligenza Artificiale è un fenomeno che va osservato con sempre maggiore attenzione, ed è opportuno avviare una riflessione su uno dei temi attualmente più discussi, insieme a due partner molto vicini, come lo è anche il cinema, al racconto delle storie e alle tendenze dei nuovi linguaggi narrativi. Il primo è un progetto multipiattaforma che prevede la realizzazione di tre cortometraggi, scritti da un team di sceneggiatori della Holden e sviluppati in collaborazione con Rai Cinema, da realizzare con il supporto dell’Intelligenza Artificiale.

“Oggi l’AI è una realtà a cui non possiamo sottrarci, e siamo chiamati a comprenderne le conseguenze come le sue potenzialità – spiega Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema -. La sua applicazione in ambito artistico pone nuove complesse sfide; per noi che da sempre facciamo cinema immaginando di dare spazio a storie, identità, racconti e visioni personali, è interessante capire come poter trovare un equilibrio tra il lavoro dell’uomo e quello delle macchine, in un dialogo che risulti produttivo per entrambi, mantenendo però sempre l’artista e la sua opera al centro del processo creativo. Un processo che non potrà mai essere sostituito da algoritmi, calcoli probabilistici e logiche matematiche ma che, in qualche modo, potrebbe esserne facilitato. Le riflessioni che nasceranno dal laboratorio saranno una base determinante per mettere meglio a fuoco questa materia estremamente complessa che guarda al futuro ma è già molto attuale”.