I pericoli di un futuro sempre più dominato dall’ intelligenza artificiale, il rimpianto di un passato “analogico” meno invadente, un sottomarino che esplode con tutto il suo equipaggio. Temi di estrema attualità intorno ai quali ruota il film Mission Impossible Dead Reckoning – Parte Uno interpretato e prodotto da Tom Cruise, che l’ha scritto con Christopher McQuarrie che ne ha curato anche la regia. Un film preveggente, girato più di tre anni fa, bloccato poi dalla pandemia, e ora arriva il 12 luglio nei nostri cinema e certo soddisferà i fan dell’attore, gli amanti della fantascienza, del thriller e delle azioni spettacolari.

Non si tira indietro Cruise, malgrado l’avanzare dell’età, a compiere spericolate manovre nei panni di Ethan Hunt impegnato con la sua squadra dell’IMF a trovare e disinnescare una nuova terrificante arma che minaccia l’ intera umanità. Con il destino del mondo e il controllo del futuro appesi a un filo, la squadra inizierà una frenetica missione in tutto il mondo, per impedire che l’arma cada nelle mani sbagliate. Messo di fronte a un nemico misterioso e onnipotente, tormentato da forze oscure del passato, Ethan sarà costretto a decidere se sacrificare tutto per questa missione, comprese le vite di coloro che gli stanno più a cuore.

L’amosfera è cupa come la minaccia mortale che percorre tutto il film. Nelle prime scene c’è un sottomarino russo che trasporta “l’arma definitiva”. Nel sonar appare un altro sommergibile che sembra attaccarlo ma è poi un suo stesso siluro a farlo saltare con tutto l’equipaggio. Al collo del comandante c’è una strana chiave cui tutti daranno la caccia per rendere inoffensivo l’ordigno fatale.
Il giro del mondo di Ethan parte da Amsterdam, è accigliato, stanco, ma accetta questa nuova missione zeppa di azioni al limite del possibile, per rendere inoffensiva un’intelligenza artificiale sofisticatissima che minaccia di dominare il mondo, in grado di far pensare e fare quel che vuole a chiunque.

Un mondo falso, digitale, dove un agente della Cia (Shea Whigham) insegue Ethan nel deserto arabico, nell’aeroporto di Abu Dhabi, a Roma dove Cruise fugge a bordo di una 500 gialla degli anni ‘60, a Venezia, e in finale a bordo dell’Orient Express che attraversa le Alpi austriache da dove Ethan con la moto salta giù dalla montagna per fermare il treno che sta per esplodere.
Ad aiutarlo a distanza i fedeli Benji, Luther, e Isla (Rebecca Ferfuson), la new entry Haley Hatwell, nei panni di un’abilissima ladra, e ancora Pom Klementieff che affianca Esai Morales, alter ego dell’ Entità digitale che dà la caccia a Cruise nelle vie di Roma.