La terza stagione di Gomorra debutta sul grande schermo. Il 14 e 15 novembre Vision Distribution porterà in oltre 300 sale italiane il primo e il terzo episodio della serie cult di Sky prodotta da Cattleya, diretta da Claudio Cupellini e Francesca Comencini che andrà poi in onda su Sky Atlantic HD il venerdì dal 17 novembre.

Ai volti celebri della serie Marco D’Amore (Ciro di Marzio), Salvatore Esposito (Genny Savastano), Cristiana Dell’Anna (Patrizia) e Cristina Donadio (Scianèl), si affiancano ancora Fabio De Caro (Malamò), Ivana Lotito (Azzurra, moglie di Genny) e Gianfranco Gallo (Giuseppe Avitabile, padre di Azzurra) il cui personaggio acquista grande spessore psicologico. L’attore, figlio del famoso cantante napoletano Nunzio Gallo, sogna di trasformare Gomorra in un Musical a sfondo comico, in cui i personaggi cattivissimi della serie di Sky si incontrano con quelli edulcorati della soap Un Posto al Sole, dove ha lavorato diversi anni.
Tra le new entry i giovani attori napoletani Arturo Muselli, che interpreta il capo di una nuova fazione del centro di Napoli e Loris De Luna, ragazzo della Napoli bene che entrerà nella partita.

I nuovi dodici episodi puntano maggiormente sui sentimenti, sulle emozioni dei protagonisti. “E’ un mondo continuamente in guerra, cambiano i territori, dal centro storico di Napoli alla Bulgaria, cambiano le alleanze, non ti puoi più fidare di nessuno, c’è molta solitudine. Le donne non sono più solo al servizio dei maschi” spiegano gli sceneggiatori Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli. I sopravvissuti alle faide precedenti devono gestire le ferite che quelle guerre hanno lasciato.

La serie si apre a pochi minuti dalla morte di Don Pietro. Sanno tutti che è stato Ciro, Malamò e Genny si accusano a vicenda ma devono collaborare per vendicare la morte del boss. La paranza dei Savastano scende in campo al completo per una vera e propria caccia all’uomo. Intanto gli uomini di Ciro si sono già dati alla fuga e lui sembra introvabile, espatriato  in Bulgaria dove diventa l’uomo di fiducia di un trafficante di droga, il cui figlio però non lo vede di buon occhio. Per metterlo in difficoltà escogita un piano che costringerà Ciro a fare i conti col proprio passato.

Non è stato semplice trovare elementi di novità per questo racconto dei meccanismi del potere. “Raccontare le Scampia internazionali che vivono tutte le stesse dimensioni, illuminarne le dinamiche significa cominciare a cercare la via della soluzione – spiega Roberto Saviano, al cui romanzo il tv movie si ispira -.  La serie rende popolari situazioni che esistono da sempre, le vedi in tv e poi le riconosci nella realtà. La speranza è che l’Italia trovi un modello internazionale per combatterle”.

“Dalla tragedia greca in poi le situazioni ignobili hanno una funzione catartica, permettono di far uscire e gestire le parti oscure di te”, precisa il presidente di Cattleya, RiccardoTozzi, per smontare chi ancora accusa Gomorra di cattivo esempio per i giovani. “C’è bisogno di capire la realtà, ciò che è vero e ciò che non lo è – aggiunge Ravagli -. Come madre penso che sia un bene mostrare il male quando è il racconto di un pezzo di realtà”.