Maghi, magie e misteri per grandi e piccini ipnotizzano tra brividi e risate la Festa del Cinema di Roma e invaderanno le nostre sale per Halloween il 31 ottobre. La bella australiana Cate Blanchett è venuta di persona nella capitale per presentare Il Mistero della Casa del Tempo, ironica e divertente favola a tinte noir, tratta dall’omonima serie di libri per ragazzi di John Bellairs, diretta dal maestro dell’horror Eli Roth con l’istrionico Jack Black e il giovane, promettente Owen Vaccaro.
Una storia che per le atmosfere e le trovate fantasiose ricorda i migliori Harry Potter, dove all’apparenza c’è poco di nuovo, protagonista Lewis un ragazzino rimasto orfano accolto nella casa dello strambo zio Jonathan, in realtà uno stregone buono,  in una stramba casa governata da mille orologi e da mille segreti. Ma è come si svolge il racconto che rende il film davvero divertente, e Roth riesce a dargli tutta la magica leggerezza, catturando l’attenzione con le ben azzeccate trovate comiche inventate da Eric Kripke. Gli effetti speciali completano la gustosissima opera.

Cate è Mrs Zimmerman apparentemente un’algida e amabile amica dell’eccentrico zio, che dalla mitica  Mary Poppins ha preso in prestito lo stile austero e persino l’ombrellino. Sotto sotto però è una strega buona, rimasta a corto di poteri. Lewis cercando di scoprire il mistero di un orologio nascosto nei muri dall’incessante ticchettio, riporterà in vita un perfido stregone (Kyle MacLachlan) . Alla fine, come in ogni fiaba che si rispetti, il bene sconfiggerà il male, dopo una serie di impensabili peripezie da togliere il fiato. Anche l’attrice sostiene che il messaggio per i ragazzi è molto positivo: la magia può modificare le cose, cambiare il piombo in oro senza fare sermoni, ma invitando a reagire e a non farsi sopraffare dalle etichette che ti mettono addosso.  Aver vinto due premi Oscar non le ha fatto montare la testa: “Ciò che ti rende indomito sono i fallimenti, non i successi,  è il fallimento che ti indica le strade nuove da seguire. Si deve imparare ad avere coraggio, ma senza perdere il cuore”.