Bertrand Tavernier e Fatih Akin sono i “Protagonista del Cinema Europeo”, sezione del Festival del Cinema Europeo che si svolge a Lecce dal 13 al 18 aprile. Ogni anno la manifestazione salentina propone due omaggi a grandi interpreti del cinema europeo con la retrospettiva dei loro film, scelti insieme al regista.
Bertrand Tavernier presenterà la sera del 14 aprile il suo recente film Quai d’Orsay realizzato nel 2013, una sottile commedia satirica tratta dall’omonima graphic novel di culto di Christophe Blain e Abel Lanzac. Tra i suoi 10 i titoli in rassegna l’ opera d’esordio L’orologiaio di Saint Paul del 1974, tratto da Simenon, che segna l’incontro con Philippe Noiret, destinato a diventare il suo attore feticcio. E’ infatti sempre lui il protagonista anche di altri due film in rassegna a Lecce, Che la festa cominci del 1975 con Marina Vlady, ambientato nel primo Settecento; e Il giudice e l’assassino del 1976, ambientato alla fine dell’Ottocento, con una giovanissima Isabelle Huppert accanto a Jean-Claude Brialy.
Del 1980 è La morte in diretta, con Harvey Keitel e Romy Schneider, una preveggente analisi delle derive della televisione e dei media. Del 1981 è Colpo di spugna, adattato da un romanzo di Jim Thompson, che mette in scena il Senegal degli anni Trenta e la sua passione per il noir. Da un romanzo di Pierre Bost, con numerose citazioni da Monet e Renoir, è Una domenica in campagna dell’84, premiato al Festival di Cannes. Vincitore di numerosi premi, tra cui il César della musica nel 1987, è Round Midnight – A mezzanotte circa, pellicola sul jazz e in particolare sul “be-bop”, con François Cluzet, Dexter Gordon, Sandra Reaves-Phillips, Philippe Noiret, opera che testimonia la sua profonda conoscenza della cultura e della tradizione americana. Con L’esca, allarmante ritratto di giovani disorientati, vince l’Orso d’Oro al Festival di Berlino. In una Louisiana devastata dall’uragano Katrina, Tavernier gira poi L’occhio del ciclone (2009), adattamento di un thriller di James Lee Burke con un grande Tommy Lee Jones.
Figlio di immigrati turchi, Fatih Akin, nato ad Amburgo nel 1973, è il primo regista tedesco ad aver vinto dopo 19 anni l’Orso d’Oro al Festival di Berlino con La sposa turca nel 2004, primo film della trilogia sull’amore, la morte e il demonio, proseguita con Ai confini del paradiso nel 2007 e ora conclusa con Il padre (The Cut) nelle sale con BIM dal 9 aprile. Oltre ai tre film saranno presentati anche film mai distribuiti in Italia come la sua opera d’esordio Kurz und schmerzlos (Short Sharp Shock) del 1998; I’m Juli del 2000, Solino, girato nel 2002 tra il Salento e la Germania, il documentario del 2005 Crossing the Bridge – The Sound of Istanbul sulla scena musicale e culturale di Istanbul, Soul Kitchen, che nel 2009 si è aggiudicato il Gran Premio della Giuria al Festival di Venezia e Müll im Garten Eden (Garbage in the Garden of Eden) del 2012,