Che cos’è il Western oggi? Per Jaques Audiard una favola macabra che il cineasta parigino ha tradotto nell’imperdibile commedia noir I Fratelli Sisters ambientata nell’ottocentesca selvaggia America della corsa all’oro, condita dalle suggestive musiche di Alexandre Desplat, nelle nostre sale dal 2 maggio.
Questo suo primo film in lingua inglese, girato tra la Spagna e i boschi della Romania, ispirato al romanzo omonimo di Patrick deWitt, è una rivisitazione del genere western in chiave ironica, originale, intimista e molto divertente.
Un film sull’identità, su quanto sia pericoloso contrastarla, vincitore dell’Orso d’argento a Venezia, che ha per protagonisti i fratelli Eli e Charlie Sisters (Joaquin Phoenix e John C. Reilly) famigerata coppia di cacciatori di teste.

I due spietati sicari per ordine del loro capo partono per la California per acciuffare il chimico Herman Warm (Riz Amed), rubargli la sua formula rivoluzionaria che individua con facilità le pepite d’oro nascoste nei fiumi e poi farlo fuori. Ma a precederli c’è già il sofisticato detective John Morris (Jake Gyllenhaal) che li inserguirà per tutto il loro lungo e periglioso viaggio tra villaggi, vallate e montagne, lasciando alle loro spalle lunghe scie di cadaveri.
Charlie, gran bevitore privo di remore, vorrebbe condurre il gioco, arginato dal fratello maggiore Eli, killer spietato ma anche goffo e sensibile sognatore che ambisce a una vita normale. Lo sfibrante, pericoloso viaggio metterà a dura prova il loro legame, trasformandosi però nell’occasione per riscoprire i loro umani sentimenti.

L’idea del film è di Reilly che leggendo il romanzo di deWitt s’invaghì del personaggio di Eli è volle assolutamente interpretarlo. Dal canto suo Audiard, non avendo mai avuto a che fare col mito del genere western, ha voluto costellare la storia di momenti di iniziazione. Praticamente assenti i personaggi femminili importanti, che arriveranno solo dopo che i due fratelli avranno risolto i loro problemi esistenziali. Da sempre interessato per i suoi film alla brutalità degli uomini, dei padri tiranni, componenti essenziali dei western, Audiard è convinto che prima o poi con questi temi secolari bisognerà venire a patti, chiedendoci che mondo ci lasceremo alle spalle.