Tutto è pronto a Cinecittà per ospitare il remake di Ben Hur, il kolossal americano prodotto da MGM e da Paramount Pictures per la regia di Timur Bekmambetov con Jack Huston e Morgan Freeman, che segna il grande ritorno dei film hollywoodiani in Italia. Le scenografie sono pronte all’interno dei Teatri 5, 13 e 18. Maestoso e di grande impatto visivo il Ben Hur Palace, ricostruito nel mitico Teatro 5 caro a Fellini. Nei Teatri 13 e 18 sono state collocate la tenda di Ilderim e una nave.
Dopo più di 50 anni dallo storica pellicola di William Wyler con protagonista Charlton Heston, la MGM torna a produrre l’intero film in Italia, costruendo tutti gli interni negli Studi di Via Tuscolana e ambientando la celeberrima corsa delle bighe nel backlot del Parco Tematico Cinecittà World, a Castelromano, sulla via Pontina, a una manciata di chilometri dalla Capitale . “Non è mai stato chiesto il Circo Massimo per il film – precisa Enzo Sisti, line producer del film -. Già a ottobre abbiamo avviato i lavori al Parco Cinecittà World. Sarebbe stato impossibile girare nel cuore di Roma una scena così impegnativa in cui saranno coinvolti 80 cavalli e circa 12 mila comparse. Cinecittà World ha spazi enormi, un grande parcheggio e il silenzio necessario”. Per le riprese, già iniziate a Matera (dovrebbero terminare il 18 maggio prossimo, per un totale di 15 settimane in prima unità e 7 settimane in seconda unità), verranno impiegate ben 15 macchine da presa.
Il film beneficia del recente miglioramento del Tax Credit cinematografico dedicato ai progetti stranieri (che garantisce un beneficio pari al 25 % di quanto speso in Italia) che ha determinato il ritorno in Italia delle produzioni dai grandi numeri. Grazie a questa nuova norma, Cinecittà Studios e Filmmaster (associate in Italian Entertainment Group) possono trasferire alla produzione straniera fino a 20 milioni di euro di benefici fiscali, servendo progetti che spendono in Italia fino a 90 milioni di euro. “Abbiamo aspettato a lungo che gli incentivi fossero tarati sulle esigenze delle grandi produzioni internazionali – spiega Giuseppe Basso, amministratore delegato di Cinecittà Studios – e non appena questo è avvenuto abbiamo immediatamente chiuso importanti trattative, confermando che Roma e tutta l’Italia sono ancora estremamente competitive a livello internazionale in un settore da sempre strategico”.