A breve distanza dall’indolore The Lord of War, torna Nicolas Cage nel tragicomico The Weather Man di Gore Verbinski: la sua espressione facciale rimane la stessa, ma il contesto cambia. Questa volta siamo a Chicago nella sede di una stazione televisiva locale e Cage è David Spritz, l’uomo delle previsioni meteorologiche, alla continua ricerca di una vita in equilibrio. Condizione al momento molto difficile da raggiungere. “Io non sono il vuoto pneumatico – pensa David – ho un piano”. E il suo piano ha più di un fine: la stima e la fiducia del padre Robert (Michael Caine) – premio Pulitzer per la letteratura cui viene diagnosticato un tumore – l’amore della ex-moglie Noreen (Hope Davis) che sta per risposarsi con Russ (Michael Rispoli) e la felicità dei suoi due figli, Shelly e Mike. David vorrebbe che la sua vita fosse più facile ma la parola facile – come gli ricorda suo padre che non ha avuto bisogno di accorciare il cognome per piacere agli altri – non rientra nella vita degli adulti. L’unica certezza di Dave è che, di tanto in tanto, qualcuno gli getterà addosso qualcosa: una bibita, un panino, un nachos, un felafel. Appunto.

Nel mondo estatico dei rapporti congelati di The Weather Man gli sfondi innevati di Chicago fanno da contrappunto alle pulsioni assenti, alle inesistenze di personaggi svuotati e privi peso specifico. Per David la notorietà è negativa, perché svilisce la sua collocazione sociale, il suo “product placement”. Eppure a lui basterebbe solo ritrovare un posto nella sua famiglia. The Weather Manè un’escursione agrodolce nel dramma umano e Gore Verbinski realizza questo film interessante tra produzioni di maggiore successo ma certo di minore spessore, tra una Maledizione della prima luna e un The Ring. La sua regia è lucida e lineare, così da affidare il merito del film alla buona prestazione dei suoi attori tra i quali spicca Michael Caine, padre modello, unità di misura per il cambiamento esistenziale di David. Ma ci sono anche personaggi reali in piccoli cammei, come nel caso del conduttore Bryant Gumbel, dello chef di “Californian Cuisine” Wolfgang Puck e del capo meteorologo del Chicago Tribune Tom Skilling. The Weather Man è un piacevole sguardo nelle crisi di un uomo solo, un cowboy del nuovo millennio armato di arco, frecce e tanta dignità.

di Alessio Sperati