Per la commedia italiana non tutto è perduto. Soprattutto se la storia è originale, intelligente, ricca di esilaranti colpi di scena, come quella che dà vita al film Se Dio vuole, nelle sale dal 9 aprile. L’idea è scaturita dalla mente di un abile sceneggiatore come Edoardo Falcone (con il solido aiuto dell’altrettanto abile Marco Martani), che per la prima volta si cimenta anche dietro la macchina da presa per dirigere con maestria un cast eccezionale, capitanato dalla strepitosa coppia Marco Giallini-Alessandro Gassman, con Laura Morante, Edoardo Pesce, Ilaria Spada, Enrico Oetiker.

Falcone, prende come spunto la folgorante vocazione religiosa di un ragazzo, per mettere a fuoco con ironia e sensibilità l’incomunicabilità e la solitudine che ormai domina tra molte mura domestiche, e non solo, e che ha pesantemente contagiato anche l’ apparentemente solida famiglia borghese del film. Il padre (Giallini), presuntuoso affermato cardiochirurgo poco portato alle relazioni umane, scostante sul lavoro e in famiglia; la madre (Morante), ex sessantottina frustrata che ha deposto armi e passioni per accomodarsi nella vita agiata; la figlia (Spada) svampita e superficiale, sposata a un insignificante agente immobiliare (Oetiker). Il loro insipido tran tran verrà scombussolato quando il figlio adolescente (Pesce), svogliato studente di medicina, annuncia di voler abbandonare libri e camice per l’abito talare, convertito alla fede da un moderno prete “di strada” (Gassman) che il potente babbo tenterà di mettere al muro, convinto si tratti di un truffatore.

Il regista racconta la realtà che ci circonda in modo divertente e dissacrante. Non col tipico film comico farsesco, né con la solita commediola romantica ma con una pellicola garbata che, tra risate (parecchie) e qualche attimo di commozione, porta a riflettere sui veri valori della vita. Un buon ritorno alla classica commedia all’italiana, ispirata da capostipiti come Risi, Monicelli, Germi, Scola.

Se Dio vuole è il secondo film d’esordio “adottato” dai circuiti Uci Cinemas e The Space Moderno (dopo il geniale Smetto quando voglio di Sidney Sibilia) in base al progetto Adotta un film per sostenere le opere prime di registi italiani creato da Rai Cinema (che ha prodotto questa pellicola con Wildside) e 01 Distribution (che la porterà in più di 350 sale), per consentire una speciale visibilità promozionale ai film scelti, con l’obiettivo di arricchire la cinematografia italiana di nuovi talenti e aprire nuovi orizzonti sul mercato.