Pizza e street food sono ormai diventati punti di forza della gastronomia italiana apprezzati anche dai turisti stranieri. A Napoli, e non poteva essere altrove, il Gabero Rosso ha presentato recentemente la sua decima Guida Pizzerie d’Italia in cui sono segnalati oltre 69 indirizzi, con un’appendice dedicata delle migliori pizzerie italiane nel mondo. A Roma invece è stata presentata l’ottava edizione della Guida Street Food che elenca oltre 450 indirizzi di ogni città dove gustare il cibo di strada all’italiana con l’aggiunta di una nuova appendice dedicata ai food truck, che valorosamente girano l’Italia tra mercati, delivery e festival, sempre più numerosi.
Sono venti i nuovi premiati regionali con un riconoscimento speciale per il cuoco che ha rivisitato in modo originale un piatto tipico dello street food.

Per quanto riguarda la pizza, lo scenario è totalmente cambiato e, a fare la differenza, è soprattutto la consapevolezza del valore del prodotto e del servizio.  Dagli ingredienti base (farina, olio, mozzarella, pomodoro) alle tecniche di lavorazione frutto di ricerca e sperimentazione continua, in nome di una pizza sempre più buona e sana, legata ai prodotti della terra, alla stagionalità e quindi sostenibile. A conferma della grande evoluzione in corso si può sottolineare che nella prima edizione del luglio 2013, sul podio con il massimo punteggio (tre spicchi e tre rotelle) c’erano 25 pizzerie al piatto e 5 pizzerie al taglio. Oggi sul podio troviamo 96 pizzerie al piatto e 12 pizzerie al taglio. Il settore cresce, si evolve e migliora costantemente. Pizzerie d’Italia 2023 rappresenta questo: la voglia di far crescere sempre più il mondo degli impasti e della lievitazione, con il piacere di trovare sul podio sia i grandi maestri della prima ora, che hanno avuto l’intelligenza di evolvere in sintonia con i tempi, sia le nuove generazioni che stanno contribuendo alla prosecuzione del successo del settore. 
Sono 16 i nuovi ingressi nella vetta della classifica premiati con i Tre spicchi e 2 nuovi Tre Rotelle, la Campania ovviamente è al vertice con 23 locali premiati, seguita dalla Toscana con 16, Lazio con 13; Lombardia con 8; Piemonte e Veneto con 7; Sicilia con 6; Sardegna con 4; Abruzzo e Emilia – Romagna con 3; Liguria, Basilicata, Marche, Puglia, Trentino Alto-Adige e Umbria con 1.

Tornando al cibo di strada italiano, la guida lo racconta attraverso gli indirizzi, le storie e i piatti più tipici. Una tradizione che in Italia esiste e resiste da secoli, ma che negli ultimi anni è diventata una vera e propria tendenza in costante crescita. Crescita sia nei numeri (Deloitte ha registrato un +21.3% per tutto il settore nello scorso anno) che nell’offerta qualitativa. L’edizione 2023 della guida contiene una nuova appendice dedicata esclusivamente alle attività itineranti: food truck, apette e ambulanti. Un’edizione che va anche alla scoperta dei mercati e apre a contenuti extra e approfondimenti sulle specialità tradizionali e le ricette. 
Alla presentazione romana hanno toccato il vertice del piacere gourmet l’impareggiabile focaccia di Recco sfornata al momento da La Baracchetta di Biagio e dai suoi validi collaboratori; la rivisitazione dei supplì romani ottimamente farciti con la fregola sarda; i panini con la lingua; le polpette al sugo delle simpatiche e attivissime signore del Mezzo Quinto di Lecce.