Il mondo ha bisogno di bontà e Paolo Ruffini la travasa nel suo nuovo film Tutto molto bello che sta girando come attore e regista alle porte di Roma e che Medusa porterà nelle sale il 9 ottobre.
“Una commedia comica, dal sapore disneyano- spiega l’attore – che vuole rendere più felici le persone”. Al suo fianco non poteva mancare l’inseparabile Frank Matano col quale, forse un po’ troppo ambiziosamente, spera di ripercorrere lo strepitoso cammino della mitica coppia toscano-napoletano Benigni-Troisi. Al loro fianco, Gianluca Fubelli (Scintilla), Nina Senicar, Ahmed Hafiene, Chiara Francini, Angelo Pintus, Paolo Calabresi.
Dopo il successo al botteghino (sei milioni d’incasso) del suo film d’esordio Fuga di cervelli, Ruffini può contare stavolta su un budget più corposo (tre milioni) messogli a disposizione dai produttori Maurizio Totti e Alessandro Usai della Colorado film che avevano questa storia nel cassetto da qualche anno e ora hanno pensato fosse  il momento buono per sdoganarla.
Ruffini interpreta un meticoloso e scostante esattore delle tasse che non risparmia stangate neppure al suocero (Calabresi) negoziante di scarpe.  Lo stralunato Matano, che nel film rifornisce le macchinette di bibite e caffè,  al contrario è generoso, sempre aperto verso gli altri. I due si incontrano in ospedale dove le rispettive mogli stanno per partorire. E’ la notte dei Mondiali (e proprio perché trattasi di una fiaba l’Italia è in finale!). I due decidono d’ ingannare l’attesa al ristorante e da quel momento si troveranno coinvolti in una serie di comiche disavventure insieme a un rocker fallito (Fubelli) col vizio di denudarsi ai concerti, a un’ avvenente interprete scambiata per escort (Senicar), all’ imprevedibile e gelosissimo compagno della ex di Matano (Pintus). Lo squinternato quartetto sarà catapultato in una serie di tragicomici eventi, tra bische clandestine (in cui incontreranno Pupo, gentilmente prestatosi a interpretare se stesso), equivoci, zuffe, rocambolesche inseguimenti in motoscafo, fino ad essere rapiti da un ricchissimo emiro con la passione per i travestimenti che li coinvolgerà in furibondi incontri di wrestling con i sosia dei miti anni ’60 come er Monnezza, Wonder woman, Pippi calzelunghe.
Ruffini racconta il film in una pausa delle riprese, nel parco della sontuosa e assai barocca villa dell’emiro (solitamente affittata per eventi e matrimoni dove troneggia una piscina a forma di ostrica con tanto di mega perla!) nascosta nella campagna di Trigoria.  “Col cinema dò concretezza ai miei sogni – confessa l’ attore toscano (apparentemente ripresosi dalla disastrosa conduzione degli Oscar di Donatello, il più ambito premio del cinema italiano)–. Questa è una bomba comica con una vena romantica di cui non mi vergogno affatto, la mia formazione è coi film anni ’80 in cui si diceva ti amo. E’ una commedia all’americana, un po’ on the road – spiega -, con tanti riferimenti a film culto che ben conosco come Tutto in quella notte, Fuori orario di Scorsese, il più recente Una notte da leoni. Una commedia leggera, pulita, senza una parolaccia. Un insulto fa più rumore di un sorriso, ma noi vogliamo trasmettere positività. Anche un Papa che sorride e augura buon pranzo è sintomatico di questo bisogno di bontà, di essere distratti da una realtà fin troppo tetra”.