La scienza in relazione con l’uomo sarà la protagonista della nona edizione del Festival Internazionale di Letteratura e Cultura Ebraica che si svolgerà a ingresso libero nell’antico Ghetto di Roma dal 10 al 14 settembre. Al Festival si aggiungeranno il 17 e 18 settembre per Lingue e Dialetti Ebraici una serie di concerti, mostre d’arte, conferenze, passeggiate archeologiche, lezioni sul Talmud, spettacoli in giudaico-romanesco e il concerto del musicista israeliano Eyal Lerner in ladino, yiddish ed ebraico moderno.
Il Festival, curato da Ariela Piattelli, Marco Panella, Raffaella Spizzichino, Shulim Vogelmann, spazierà dalla letteratura all’arte, dalla danza al teatro, dal cinema alla musica, dalle grandi correnti del pensiero contemporaneo alla tecnologia, tra performance di scrittori, artisti, filosofi, scienziati, attori, musicisti e ospiti internazionali.
Questa edizione sarà dedicata al ricordo di Rita Levi Montalcini, a trent’anni dal conferimento alla scienziata del Premio Nobel per la medicina, con una mostra di immagini di famiglia, e all’esplorazione del percorso sottile che lega scienza, coscienza e conoscenza, indagando sui modi dell’essere e del comprendere sui tempi del sacro e della ragione, cercando una lettura umanistica della scienza e della sua straordinaria capacità di provocare e accelerare il cambiamento. Un dialogo serrato all’ insegna della conoscenza e dello spettacolo, sulle tracce dell’impatto della scienza sul quotidiano e sull’innovazione sociale.
Sabato 10 si apre la maratona culturale con la Notte della Cabbalà nel laboratorio a cielo aperto dell’antico Ghetto romano, luogo di sinergia, confronto e dialogo tra culture diverse, tra memoria e modernità.
Il programma completo su www.festivaletteraturaebraica.it