La Grande Opera Lirica italiana è diventata Patrimonio dell’Umanità. Per festeggiare il prezioso riconoscimento dell’Unesco, l’Arena di Verona inaugura il 7 giugno il nuovo secolo del suo Opera Festival con l’evento in diretta mondovisione su Rai 1. Sul palco, oltre al Maestro Riccardo Muti, 150 musicisti e oltre 300 artisti del coro provenienti da tutte le Fondazioni lirico-sinfoniche italiane.
L’8 giugno grande apertura della 101a stagione con la spettacolare Turandot firmata da Franco Zeffirelli per il centenario della scomparsa di Puccini, trasmessa in differita su Rai 3. La stagione proseguirà fino al 7 settembre con cinquanta appuntamenti in cartellone, tra cui Tosca, interpretata per la prima volta da Anna Netrebko, nella storica produzione ‘noir’ di Hugo De Ana, e il nuovo allestimento della Bohème firmato da Alfonso Signorini. Altre quattro opere iconiche coronano il Festival: Aida di Verdi, rappresentata in due diverse produzioni, quella di ‘cristallo’ di Stefano Poda per il centenario del Festival e quella rievocativa della storica opera del 1912 curata da Gianfranco de Bosio di cui ricorre il centenario dalla nascita. E ancora, Carmen di Bizet, nella messinscena kolossal e la regia di Zeffirelli e il Barbiere di Siviglia di Rossini nell’elegante allestimento rococò di Hugo De Ana. Rinnovano la loro presenza in Anfiteatro oltre 70 grandi stelle internazionali dell’opera lirica provenienti da tutto il mondo.

Non mancheranno sei serate evento con la danza di Roberto Bolle, la Nona Sinfonia di Beethoven diretta da Andrea Battistoni, Placido Domingo nella Noche Espanola, i Carmina Burana diretti da Michele Spotti, il balletto Zorba il greco di Theodorakis al Teatro Romano di Verona. In anteprima mondiale un grande concerto immersivo con proiezioni tridimensionali per celebrare i 300 anni del capolavoro di Vivaldi Le quattro stagioni . Un progetto visionario e multisensoriale del creativo Marco Balich per catturare anche l’attenzione dei giovani.
“Una stagione ricca di proposte, di spessore e qualità artistica, ma anche uno sguardo sul futuro dell’opera e della musica classica, sugli artisti di domani e sul modo stesso di fruizione dell’esperienza a teatro – commenta la sovrintendente della fondazione Arena di Verona, Cecilia Gasdia, presentando la stagione a Roma nella nuova sede della Stampa estera-. Per tre mesi saliranno sul palcoscenico i più importanti cantanti e direttori di fama internazionale e giovani promesse della musica sinfonica”.
“Il cartellone accontenterà diverse tipologie di pubblico, con proposte tradizionali e progetti contemporanei e d’avanguardia che aggiungono innovazione nell’esperienza e nell’impatto visivo alla qualità artistica dei massimi compositori e delle loro opere” sottolinea il vice direttore artistico Stefano Trespidi.

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