“Una sfida con tanti sapori”. Così Enzo Iacchetti definisce il rilancio del Salone Margherita di Roma di cui è il nuovo direttore artistico. L’attore lombardo ha risposto al richiamo del produttore Nevio Schiavone, che ad aprile ha rilevato lo storico teatro della capitale ed è intenzionato a riportarlo a nuova e ancor più sfolgorante vita. Affiancato dall’attore Demo Mura, Iacchetti vuole un rilancio alla grande, con il ritorno al café chantant, spazi per la lirica, per il Burlesque internazionale, le mostre d’arte, i corsi di recitazione e regia, conditi dai cibi del nuovo chef stellato pugliese Leonardo Vescera che gestirà il menù del rinnovato ristorante del teatro con piatti ispirati agli spettacoli.

Un nuovo contenitore di arti e spettacolo, insomma, dove sorridere, riflettere, ascoltare buona musica, ammirare opere di giovani grandi talenti, imparare le nuove tecniche per fare spettacolo. “Attuare un progetto così complesso è stato un miracolo – ammette Schiavone, che ha portato su quel palco per un paio d’anni opere liriche prima di decidere di rilevarne la gestione-. Una scommessa impegnativa, senza un euro di contributo pubblico”. Ma si sa, di fronte alla cultura lo Stato è sempre latitante.
“Ogni volta che c’è una scommessa mi ci buttano dentro – si lamenta ironicamente Iacchetti -. Sto consumando tutti i miei risparmi, gestire una stagione teatrale è una grossa responsabilità ma ciò che conta è l’entusiasmo”. E lui ne ha tanto, come gli artisti che hanno riempito la platea del teatro alla presentazione del cartellone. Enzino ha chiamato a raccolta i comici preferiti e molto amati anche dal vasto pubblico televisivo che li ha conosciuti e apprezzati a Zelig, Colorado, Made in Sud, Striscia la Notizia, tra cui gli Oblivion, Baz, I Ditelo Voi, Le Scemette, Sasà Salvaggio, gli intramontabili Giobbe Covatta, Francesco Paolantoni e Stefano Sarcinelli, Leonardo Manera. Anche Iacchetti andrà in scena con “Chiedo Scusa al Signor Gaber”, di cui rielaborerà le canzoni alla sua maniera. In programma anche un concerto di Giovanni Baglioni e la sua chitarra acustica.

Ma il nuovo corso del Salone Margherita non poteva non cominciare, il 10 dicembre, con una nuova, divertente commedia di Pierfrancesco Pingitore, per decenni “patron” artistico del teatro, che facesse ricordare gli antichi fasti del Bagaglino puntando sull’attualità e la satira politica e di costume, con Pamela Prati, Martufello, Zamma, Frisi e Demo Mura nei panni del premier Renzi, dal titolo inequivocabile: “La grande risata”.
Il lunedì sarà dedicato al Burlesque, con spettacoli vintage dai sapori piccanti dell’epoca del café chantant. Martedì e domenica invece, spazio all’orchestra stabile del teatro, I Virtuosi dell’opera di Roma, con l’esecuzione classici della lirica italiana come Traviata, Il Barbiere di Siviglia, Tosca, Bohème. E ancora, corsi di doppiaggio, dizione, conduzione radiofonica, scrittura di web serie.