Dal 18 ottobre a Roma il MedFilmFest e il Festival del cinema turco

All’Auditorium Conciliazione, alla Casa del Cinema e all’Auditorium Cervantes fino al 28 ottobre c’è il MedFilmFest, che rinnova l’appuntamento con i protagonisti del Cinema del Mediterraneo. Ottantasei pellicole tra lungometraggi, documentari e cortometraggi, provenienti da Slovenia, Marocco, Tunisia, Algeria, Egitto, Turchia e Libano, da cui arrivano testimonianze dirette della Primavera Araba a un anno di distanza dal suo inizio. Il Medfilm indaga sul “dopo”. Gli autori della sponda sud, abbandonando eccitazione ed entusiasmi della rivoluzione, inquadrano spaccature, luci e ombre della società araba. Il cinema approfondisce le contraddizioni e sottolinea gli smarrimenti che arrivano dai laboratori di democrazia che fervono nel Nordafrica sino all’incendiata Siria. I film selezionati sono la testimonianza della ventata di libertà di un movimento che, non interrotto e lontano dal concludersi, invoca e cerca un cambiamento vigile e militante, che possa preservare le caratteristiche di unicità e di diversità proprie di ognuno dei Paesi dell’area Nordafricana.

Tra gli ospiti attesi, il regista sloveno Damjan Kozole, che riceverà il Premio alla Carriera durante la serata di chiusura, l’attrice iraniana Laila Hatami, che presenterà l’ultimo film di cui è protagonista, The last step. Il regista sloveno Jan Cvitkovic, con il suo ultimo lungometraggio, Archeo. Tra gli ospiti italiani, Agostino Ferrente e Giovanni Piperno (autori del documentario L’orchestra di Piazza Vittorio) con Le cose belle,  quattro vite a confronto nella Napoli piena di speranza del 1999 ed in quella paralizzata di oggi. Tra i film, si segnalano J’enrage de son absence, diretto dall’attrice Sandrine Bonnaire e l’anteprima italiana di Oltre le colline di Cristian Mungiu (dal 31 ottobre in sala distribuito da BIM.

Alla Casa del Cinema saranno quindici i titoli, tra lungometraggi, corti e documentari, presentati dal 18 al 21 ottobre (ingresso libero) per la seconda edizione del Film Festival Turco di Rom di cui è presidente onorario il regista Ferzan Ozpetek. Il meglio della produzione dell’ultima stagione oltre ad una personale del cineasta Nuri Bilge Ceylan (Uzak, Le Tre Scimmie, C’era una volta in Anatolia) che rifletterà con l’amico Ferzan Ozpetek sulle origini e le qualità del successo della nouvelle vague turca. Si comincia giovedì 18 alle 15.30 con il film Il futuro dura a lungo di Ozcan Alper, alle 17.30 La Piccola città di Nuri Bilge Ceylan. Venerdì 19 alle 15.30 e alle 22.00 si ride con i comici Vizontele di Yilmaz Erdoga, alle 16.00 e alle 19.30 con Ahime, Ahime di Hakan Algul. Sabato 20 alle 15.30 c’è Sotterraneo di Zeki Demirkubuz, alle 17.30 Lontano di Nuri Bilge Ceylan, alle 18.00 La voce di mio padre di Orhan Eskikòy, alle 20.00 Melagrana di Umit Unal. Si chiude domenica 21 con Nuvole di Maggio di Nuri Bilge Ceylan, Lontano, Melagrana, Il futuro dura a lungo, La voce di mio padre, Sotterraneo, La piccola città.