Come sarà la vita dopo questa terribile pandemia ce lo racconterà Doc, Nelle tue mani la serie tv con protagonista Luca Argentero, che torna per otto serate su Rai 1 da giovedì 13 gennaio. La seconda stagione, diretta da Beniamino Catena e Giacomo Martelli, interpretata da Matilde Gioli con gran parte del cast della prima serie e numerose new entry, porterà un messaggio di speranza raccontando con ottimismo l’esperienza della malattia come foriera di una seconda occasione. Racconterà come Doc e il suo reparto, dopo essere stati in prima linea nella guerra contro il Covid, ricominciano a prendersi cura, con tutta l’empatia di cui sono capaci, dei pazienti che si affidano a loro in cerca di una diagnosi e di una guarigione.

Un medical italiano dal format internazionale, prodotto da Lux Vide con Rai Fiction (ispirato al libro autobiografico del dottor Pierdante Piccioni), che nella prima serie ha conquistato nove milioni di spettatori, è stato venduto in più di cento Paesi e acquistato da Sony per una versione in lingua inglese. Si riparte da dove si era conclusa la prima stagione, con il dottor Andrea Fanti, primario del reparto di Medicina Interna del Policlinico Ambrosiano, ferito da un colpo di pistola che gli ha cancellato dodici anni di memoria, che ha dovuto ricostruire, passo dopo passo, la sua vita privata e professionale. Doc dovrà anche fare i conti con il senso di colpa per qualcosa di terribile successo nel momento peggiore dell’emergenza e che tutti si sforzano di tenere nascosto, come un segreto inconfessabile.

Girare per sette mesi, dodici ora al giorno, tra il Campus Biomedico di Roma, Milano e gli studi di Formello alle porte della capitale, in piena emergenza sanitaria, è stato molto faticoso, soprattutto nei torridi giorni estivi con indosso tute e mascherine. Argentero e i colleghi raccontano di aver affrontato le difficoltà con grinta, tanto entusiasmo e vanno giustamente orgogliosi del risultato ottenuto. “Doc mi ha insegnato a essere meno ‘torinese’, meno diplomatico, più diretto – confessa l’attore piemontese presentando la serie online dal set, con il cast quasi al completo -. Il covid ci ha cambiati, anche come attori”.
“Giulia cambia look, guarda avanti, sarà in prima linea nel reparto, molto lucida, seria, puntuale – anticipa Gioli -. Mi reputo fortunata a non essermi ammalata davvero, il personaggio mi sta insegnando tante cose, mi aiuta a crescere, sono migliorata”. E con lei crescono anche tutti gli altri personaggi.

“Abbiamo affrontato lo tzunami del covid come generatore di storie- spiegano gli autori Francesco Arlanch e Viola Rispoli -. Raccontiamo un evento epocale ma anche un modo per uscirne, la pandemia è il filo conduttore per raccontare il Paese”. Con l’avvento di virologi e psicologi che hanno arricchito le nuove puntate, dove non mancheranno le novità sul fronte professionale e sentimentale.
Il reparto è stato ricostruito in studio (lo stesso dove si girano gli interni di Don Matteo e Che Dio ci aiuti) in modo molto meticoloso, i dialoghi e persino i gesti sottoposti continuamente al vaglio di un’equipe medica per essere credibili, con il dottor Piccioni impegnato in prima linea contro il virus, che li aggiornava sull’ andamento della pandemia. Una serie che insegna l’importanza di mantenere aperta la porta dell’ ascolto dei pazienti, di saper gestire i fallimenti, non soltanto le vittorie.