Basterà un film a far finalmente luce sulla sorte di una ragazzina di quindici anni scomparsa nel più fitto mistero 33 anni fa? Ci prova il regista Roberto Faenza con La verità sta in cielo, interpretato da Riccardo Scamarcio, Greta Scarano, Maya Sansa, Valentina Lodovini, nei cinema dal 6 ottobre, sulle oscure vicende legate al rapimento di Emanuela Orlandi, la figlia di un messo del Vaticano, mai rientrata a casa da una lezione di musica il 2 giugno 1983.
Del caso, archiviato lo scorso maggio dalla magistratura, si è parlato, letto, discusso in tutti questi anni, soprattutto dopo la recente scoperta della sepoltura di un boss malavitoso in una importante chiesa romana. Quel Renatino De Pedis, vicino agli ambienti politici e clericali corrotti della capitale, ritenuto coinvolto nel fattaccio.  Uno dei tanti misteri celati in Vaticano dove sarebbe custodito gelosamente uno scottante dossier che nessuno riesce a far venire alla luce.

“La verità non sta in cielo ma in terra e nessuno ha voluto ancora trovarla – sottolinea il regista -, spero che il mio film contribuisca a far riaprire il caso. Sono partito dal dolore della famiglia che in tutti questi anni non ha ancora avuto una risposta, ho lavorato quasi cinque anni, tra lettura di documenti, incontri, testimonianze. Mi sono confrontato con persone che in genere non parlano e mi sono fatto un’opinione”. Che però nulla aggiunge a quanto già noto a tutti quelli che seguono le cronache oscure del nostro paese.

Faenza rappresenta correttamente le due contraddizioni della Chiesa: la parola di Cristo e l’anima del diavolo, quella che prevale nel film.  Bergoglio, sostiene il regista, rappresenta l’anima sana della Chiesa. “Spero che il Papa veda il film – si augura – e forse certe cose celate negli scrigni vaticani verranno fuori. Ci vuole appena un metro per sapere veramente cosa è accaduto, ci sono gli elementi per percorrere quest’ultimo metro, e non sta a me farlo, per arrivare alla verità”.
Concorda Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, che da 33 anni si batte per trovare la verità:“Mi auguro che il film convinca il Vaticano a dire tutto quello che sa”.