Una commedia rassicurante, divertente, emozionante. È una comicità matura, equilibrata quella cui sono finalmente tornati Aldo, Giovanni e Giacomo col nuovo film Odio l’estate, scritto con Massimo Venier che ne cura ottimamente anche la regia e che Medusa porta in circa 500 sale dal 30 gennaio. Oltre all’accurata sceneggiatura (cui hanno partecipato anche Davide Lantieri e Michele Pellegrini) e all’incisiva colonna sonora di Brunori, perfetta anche la scelta delle “mogli” Lucia Mascino, Carlotta Natoli e Maria Di Biase, che si integrano alla perfezione con il trio, mantenendo però una solida, efficace specificità nei loro rispettivi ruoli.

Malgrado l’estate sia già stata raccontata sul grande schermo in mille chiavi, quella scelta stavolta dal popolare trio lombardo per rimettersi in gioco dopo gli ultimi meno fortunati lavori, non ha nulla di nuovo se non la piacevolezza nel farci assistere ancora una volta a un perfetto lavoro corale, sviluppato meticolosamente e magistralmente da Venier, che poggia sul sempre efficace connubio tra l’immediatezza della battuta verbale e l’abilità mimica collaudata dai tre attori nella loro trentennale collaborazione. Il film prende le mosse dai preparativi per la partenza per le vacanze estive di tre disparate famiglie. Il pedante commerciante quasi fallito, il dentista di successo in crisi con figlio adolescente e consorte stressata, il nullafacente con variegata e numerosa famiglia e cane al seguito.

Le loro vite si intrecceranno inaspettatamente su un’isoletta italiana dove saranno costretti a una accidentale, comica convivenza con inevitabile e spassosissimo scontro. Ma non aspettatevi una comicità sguaiata e demenziale come, ingiustamente, sembra voler suggerire la locandina, forse per far breccia sui palati meno raffinati degli spettatori. Tutti gli attori, anche i minorenni e persino il cane non sono mai sopra le righe, riproponendo spaccati di normale vita quotidiana. Si ride e ci si commuove vedendo quanto i buoni sentimenti abbiano ancora fondamentale importanza nella vita di tutti, di ogni ceto e età.