Un viaggio sensoriale unico dentro la Cappella Sistina, protagonista assoluta di Giudizio Universale lo spettacolo ideato e diretto da Marco Balich, che unisce alcuni dei più grandi talenti del mondo della musica, del teatro, del video, realizzato con la consulenza scientifica dei Musei Vaticani, in scena dal 15 marzo per almeno un anno all’Auditorium Conciliazione di Roma.
La volta e le pareti del teatro fasciate da teli scuri su cui scorrono le immagini proiettate a 270° in 4k del meraviglioso affresco creato da Michelangelo, cui presta la voce Pierfrancesco Favino. Attori sul palcoscenico e tra il pubblico vittime del grande diluvio, con le note di Sting che ha riarrangiato e recita il Dies Irae in latino. Una spettacolare performance teatrale, con repliche in italiano e in inglese e con cuffie in dotazione al pubblico per ascoltare in ben 7 lingue, resa ancor più magica dagli effetti speciali che catturano lo spettatore ponendolo al centro della scena.
Un progetto innovativo nella forma e nel linguaggio, prima produzione di Artainment Worldwide Show, maturato in due anni con un budget di 9 milioni di euro finanziati da privati, con il patrocinio del Mibact e la regia Balich con Lulu Helbek. Al tema originale di Sting si uniscono le musiche di John Metclfe, mentre i proiettori laser ad alta luminosità calano lo spettatore al centro dell’evento.
Sessanta minuti che raccontano la nascita del capolavoro del Buonarroti, la commissione nel 1508 di Papa Giulio II degli affreschi della volta, la realizzazione nel 1523 del Giudizio Universale, la Cappella Sistina che diventa luogo del Conclave per l’elezione pontificia.
Uno spettacolo che non sostituisce la visita alla Cappella Sistina ma ne è un approfondimento. Quarantamila biglietti già venduti, prezzo popolare 18 euro.