Presentate le fiction TaoDue che verranno trasmesse durante la prossima stagione

Pier Francesco Favino nei panni del boss Buscetta, Kim Rossi Stuart in quelli di Fogar, Raoul Bova ancora capitano Ultimo. Saranno i protagonisti di alcune delle fiction di punta, targate Taodue, per la prossima stagione tv di Mediaset.  «Guardare il presente per raccontare il futuro» è il motto di Pietro Valsecchi che da ventun anni produce, con la moglie Camilla Nesbit e una squadra di giovani agguerriti collaboratori, storie di successo per la rete ammiraglia del Biscione, che ora vanno forte anche all’estero.

Punti di forza per l’anno nuovo, oltre alla quinta serie di Squadra Antimafia e di Ultimo con Raoul Bova,  al secondo capito del XIII Apostolo, tante storie di scottante attualità come Il caso Aldrovandi, sull’uccisione mai chiarita del diciottenne Federico e Il sangue non sbaglia ispirato al romanzo dello scomparso capo della polizia Antonio Manganelli, che mostrano due facce opposte delle forze dell’ordine. E ancora, lo spin off dei RIS ambientato a Messina e i polizieschi Le mani dentro la città, sulla penetrazione della ‘ndrangheta calabrese nel tessuto politico e produttivo milanese e Squadra Mobile sui reati contro le donne e i minori. Tra le sperimentazioni, l’avvincente thriller Il Bosco, con Giulia Michelini, ambientato in una realtà di provincia e il film sulla vita del navigatore solitario Ambrogio Fogar.
La leggerezza sarà invece dirottata sul cinema, col terzo film di Checco Zalone Sole a catinelle e Quasi quasi amici, debutto sul grande schermo del duo comico Pio & Amedeo, lanciato dalle Iene e su You Tube che, si augurano i produttori, possano bissare gli incassi milionari dei Soliti Idioti.

«Ho sempre osservato la realtà che mi circonda per interpretare il futuro e anticiparlo, affrontando temi anche scomodi e proponendo contenuti e linguaggi all’avanguardia – dice Valsecchi -. Per coniugare impegno e spettacolo, verità e creazione artistica, mi sono avvalso del contributo di grandi attori, sceneggiatori, registi e ho puntato sempre con convinzione sui giovani, sul loro talento e la loro passione». È certo che proprio nei momenti di crisi sia importante continuare a cercare nuove idee e investire energia e risorse economiche nel cinema e nella tv, un settore molto importante per il nostro Paese. Convinto che, soprattutto per i giovani, sia importante conoscere più da vicino fatti e personaggi reali, ha puntato su film tv e miniserie che raccontano la storia recente. Tornerà capitano Ultimo, per svelare i retroscena del traffico di cocaina dal Sud America all’Italia, e arriveranno le dichiarazioni di Tommaso Buscetta, il più grande pentito di mafia.

«La cronaca più drammatica viene raccontata nel film tv sull’uccisione di Federico Aldrovandi – racconta Valsecchi -, per il quale è stato fondamentale l’incontro con la mamma, Patrizia Moretti, una donna forte che ha avuto il coraggio di non fermarsi davanti al muro di gomma alzato da una parte delle istituzioni». «Il film approfondisce una storia che ha ancora molti nodi da sciogliere – interviene telefonicamente Patrizia Moretti -. Ci sono ancora molte domande da porre su cosa è davvero successo a mio figlio, e molte risposte da avere da parte di chi avrebbe dovuto proteggerlo e poi indagare. E fare giustizia». «Non è un film ideologico – assicura il produttore -, abbiamo raccontato tanto la polizia e mai messo in discussione le capacità. In questo caso raccontiamo una madre coraggio, l’omertà di una città, la difficoltà di arrivare alla verità. In un paese libero si può anche creare un dubbio su alcuni poliziotti».

Il coraggio è il tratto dominante anche della vita avventurosa di Ambrogio Fogar. «Sua figlia Francesca mi ha raccontato con grande passione e amore la storia di questo incredibile personaggio – spiega Valsecchi – e insieme a Giovanni Veronesi mi sta aiutando a scrivere una miniserie sulla sua vita. Per ricordare un altro grande italiano che purtroppo ci ha da poco lasciati, Antonio Manganelli, sto lavorando alla realizzazione di un film tratto dal suo romanzo giallo pubblicato postumo, da cui traspare tutto l’amore per il suo lavoro». Più caliente e misteriosa la seconda serie del XIII Apostolo, ancor più ricca di effetti speciali,  l’arrivo di fantasmi inquietanti e nuovi risvolti amorosi tra la psicologa (Claudia Pandolfi) e il prelato (Claudio Gioè), che andranno ben oltre il bacio.