Circa 30.000 punti per realizzare un abito completo, il lusso del terzo millennio rigorosamente “fatto a mano”. Un’arte mantenuta viva dall’ Accademia Nazionale dei Sartori che dal 1575 forma eccellenti maestri del cucito e ora darà l’opportunità di apprendere questo meraviglioso e intramontabile mestiere a quindici detenuti del carcere romano di Rebibbia, che da settembre potranno seguire un corso triennale di taglio e cucito, utile a un loro futuro reinserimento nella società.

Lo ha annunciato il presidente dell’Accademia  Ilario Piscioneri presentando le più belle creazioni degli allievi  per le collezioni Atunno-Inverno e Primavera-Estate ispirate al connubio tra eleganza e contemporaneità, che hanno sfilato a Roma per Arte Sartoriale 2017, l’appuntamento annuale dei maestri artigiani svoltosi nella suggestiva Lanterna di Fuksas, la struttura in vetro e acciaio collocata sui tetti di via Tomacelli.

Per lui cappotto con il collo di pelliccia doppiopetto e monopetto, tessuti pregiati, dal cashmere ai pettinati particolari, alla ricercatezza nelle fantasie, trionfo delle nuance chiare e il ritorno dello spezzato e del gessato. Per lei tinte tenui dal rosato al giallo.
Il barone del rugby Andrea Lo Cicero ha aperto la kermesse in giallo chiaro, colore must della stagione. Ventidue indossatori hanno poi presentato 110 capi (60 da uomo e 50 da donna), frutto della passione e della dedizione dei 75 Maestri sarti che hanno partecipato all’evento e dei loro Atelier.

Lo spezzato rimane un must per l’uomo: il beige non tramonta e rinasce con accostamenti allo spigato della giacca. Ritorna l’abito gessato e il Principe di Galles. Immancabile il doppiopetto, ma anche il monopetto con nuovo vigore.
Per la donna i colori moda sono chiari, con una prevalenza della tinta unita, abiti da sera eleganti e raffinati nelle classiche tinte scintillanti. In passerella anche smoking, il classico tight, il frac per lui e abiti da sposa da sogno esclusivi  per lei.

La giovane pugliese Dalila Palumbo  ha ricevuto il prestigioso premio Manichino D’oro per la sartoria femminile “su misura”. Il Premio Vita di Sarto è andato al Maestro Torello Curzi, accademico di 85 anni che ha dedicato e dedica la sua vita a tramandare l’arte sartoriale. Un défilé speciale è stato riservato agli Accademici junior che hanno il merito di proseguire la tradizione di uno degli antichi mestieri che fanno brillare nel mondo l’eccellenza dell’artigianato italiano.