Come rieducare i giovani deviati senza ricorrere alla galera, lo mostra con garbo Marco Risi nel film Il Punto di Rugiada, prodotto da Fandango con Rai Cinema, nelle sale dal 18 gennaio. Protagonisti del delicato, struggente film sono un ragazzo ricco e viziato che ha provocato ubriaco un grave incinte d’auto (Alessandro Fella) e un giovane spacciatore colto in flagrante (Roberto Gudese), condannati a un anno di lavori socialmente utili in una casa di riposo. Un’ infermiera (Lucia Rossi)che lavora da anni nella struttura guiderà i due ragazzi in un mondo senza età dove condivisione, conforto e accoglienza cambieranno per sempre il loro sguardo sul mondo e sulla vita.

Per il direttore e gli ospiti del lussuoso ospizio Risi ha puntato, tra gli altri, su Enzo Paci, Massimo De Francovich, Eros Pagni, Luigi Diberti, Elena Cotta, Erica Blanc, Maurizio Micheli, Paila Pavese, che incarnano con estrema bravura e tanta ironia i guasti provocati alle persone dall’ avanzata età. Risi voleva fare un film sui vecchi pensando a come lo avrebbe fatto suo padre Dino. E’ invece riuscito abilmente a mettere in luce soprattutto la trasformazione di due ragazzi sull’orlo dell’abisso esistenziale, scaturita dallo scontro-incontro con un mondo morente ma ricco di esperienze e sentimenti agrodolci che risveglieranno le loro giovani coscienze annebbiate.

“Sentivo che era arrivato il momento, forse anche per via dell’età, la mia, di parlare di vecchi e dell’incontro tra due generazioni che mal si sopportano e sono costrette a convivere in una stessa struttura, quella di una casa di riposo – spiega il regista-. Mi interessava l’abisso generazionale tra chi è vicino al grande traguardo e chi ha ancora davanti tutta la vita. Il film nasce intorno a queste relazioni e al sentimento che si sviluppa nell’arco del film tra i vecchi e i due giovani destinati ad accudirli. Se all’inizio c’è sarcasmo da parte di quelli e insofferenza da parte di questi, andando avanti la storia prenderà un altro tipo di piega”.