Una storia contemporanea di integrazione possibile raccontata come una favola, a ritmo di musica. E’ la formula scelta da Gigi Roccati che dai documentari passa alla regia del suo primo film , Babylon Sisters, ispirato al libro Amiche per la pelle di Laila Wadia, dal 28 settembre nelle sale con Lo Scrittoio.
Un film piccolo, bello e impegnato che getta uno sguardo originale sull’immigrazione, le nuove cittadinanze, l’ interazione tra culture. Un glamour di periferia con una rock band di quartiere tutta al femminile, girato a Ponziana, frazione portuale decentrata di Trieste.

Un cast per lo più sconosciuto ma di forte impatto, con la quattordicenne (collaudata in tv a Italian’s got talent) Amber Dutta (ricongiuntasi per l’occasione col padre Rahul che ha lo stesso ruolo nel film) e le bravissime Nav Ghotra, Nives Ivankovic, Yasemin Sannino, Xia Yinghong, abilmente spalleggiate da Lucia Mascino e dal grande Renato Carpentieri, il burbero coinquilino dal cuore d’oro.
Minacciato di sfratto dal proprietario del fatiscente palazzo dove pagano regolarmente l’ affitto ‘in nero’, questo variegato gruppo di donne si unirà nella lotta per la casa, arrivando a creare una scuola di ballo che trasformerà il centro anziani in una sorta di allegra e colorata Bollywood, sorretta dall’incisiva, coinvolgente colonna sonora di Beppe Voltarelli.

“Dagli abitanti di Ponziana è arrivata la prima ondata di verità, un humus vivo entrato con forza nella sceneggiatura” racconta Roccati presentando il film a Roma.  Definisce il film “Un ‘meticciato’ di generi e linguaggi con un’anima musicale, tra finzione e realtà, per rompere gli stereotipi guardando una storia da dentro, con protagonista anche il degradato palazzo, fonte di ispirazione con le sue storie di abbandoni. Il vecchio professore – spiega – è la lente che aiuta a guardare al futuro, puntando sulla condivisione di destini, su una convivenza possibile invece che su una guerra tra poveri”.