Il Festival dei Festival è partito…all’insegna della noia. Il via lo dà uno scaldapubblico sicuro: Fiorello, che tra battute e facezie da cabaret spara ridendo un attacco politico durissimo, annunciando l’arrivo da Roma alla sala stampa di Sanremo del premier turco notoriamente assai democratico verso i liberi giornalisti, e non solo.
Il comico, cantante, attore, show man, capelli brizzolati per l’inesorabile avvicinamento al traguardo dei  sessant’anni, imita Morandi che canta gli storici brani di Baglioni, e viceversa. Un siparietto decisamente fiacco per un fuoriclasse dell’innovazione massmediatica satirica come lui, che con un moscio “Buon Sanremo 2018 a tutti” introduce il direttore artistico Claudio Baglioni che, dicendo di gradire l’esser chiamato “dittatore artistico”, forse l’ha imbrigliato per non essere messo in ombra.

Lo dimostra l’ attimo di pausa musicale che precede l’arrivo in scena da solo del cantautore romano. Elegante in un sobrio smoking blu con gigantesco cravattino, elargisce al pubblico un pistolotto sulle canzoni leggere che “riempiono i polmoni e ci fanno volare”, perché “oggi diventi un giorno bellissimo”. E via con la pubblicità. Poi torna sull’importanza della musica e delle parole che ascolteremo in queste cinque inesorabili serate, fa entrare in scena Pierfrancesco Favino, si salutano con un “bella frate” e mentre l’attore si spertica in ringraziamenti ci propinano una scenetta a due trita e ritrita su chi di loro è il conduttore. E ci si chiede affranti: ma chi ha scritto i testi dei conduttori?

Una boccata d’aria fresca la porta Michelle, stupenda in un elegante superabito lungo nero della maison del maritino, che li richiama all’ordine spiegando il regolamento su come si svolgerà il festival, come se il lungo precedente fuoco di fila mediatico di ogni rete Rai su cosa vedremo e come votare, non avesse sfinito a morte anche i lattanti. Finalmente alle 21,20 arriva la prima cantante, Annalisa, e via al televoto! Michelle sottolinea che tutte le canzoni che ascolteremo sono inediti, saranno successi, ma l’inizio non ci ha fatto certo tremare le vene.
C’è attesa per Ron che canta un inedito del grande Dalla, lui tarda a salire sul palco e Michelle, prontamente, tappa il buco salutando il pubblico e il marito che, dice sicuramente improvvisando, “sei talmente bello che ti risposerei” e poco dopo scende tra il pubblico per sbaciucchiarlo. Finalmente arriva Ron, canta “Almeno pensami”, che sembra un messaggio dall’aldilà.
Alle spalle della show girl piomba quatto quatto il direttore artistico Baglioni che finge di non riuscire a leggere il nome del prossimo artista, ruba gli occhiali “da miope” a un orchestrale e dopo una penosa gag fa l’ annuncio. Un Favino semiimbalsamato legge  il gobbo per dare il via a Gazzè, che purtroppo non risolleva le sorti musicali con una delle sue geniali, orecchiabili canzoni. Lo sbadiglio già avanza.

Baglioni annuncia a sorpresa l’arrivo di una Laura Pausini miracolosamente guarita dalla raucedine. Ma è solo una boutade, smentita subito da Fiorello che tenta di sciogliere il gelo chiedendo al pubblico le preferenze elettorali in stile villaggio vacanze, mentre una svociata Pausini irrompe via telefono per scusarsi del forfait, assicurando che verrà sabato sera. Baglioni canta “E tu”, Fiorello lo segue, fanno un casino, come se non avessero mai provato questo duetto… Penosi. Si scioglieranno le prossime (altre 4!!) sere? Sono già le 22,10 e Michelle minaccia: “E’ solo l’inizio”.