Amore senza confini. Amore per la vita, per se stessi, per gli altri, amore per l’amore. Se ne viene contagiati per tutta la durata di Ogni tuo respiro, toccante film di esordio dietro la macchina da presa di Andy Serkis, ottimamente interpretato da Andrew Garfield e Claire Foy, che BIM porterà nelle sale dal 16 novembre.

Ispirato alla vera storia dei genitori del produttore del film Jonathan Cavendish, ripercorre la travagliata vicenda del padre Robin che, alla soglia degli anni ’50, spensierato e carismatico neosposo prossimo ad avere un figlio, completamente paralizzato dalla poliomielite contratta durante un viaggio in Africa, reagì a questa tragedia con l’aiuto determinante della tenace moglie Diana.
Un gruppo di fedelissimi e geniali amici escogitarono innovativi marchingegni che favorirono la mobilità sua e poi di milioni di disabili gravi, fino ad allora imprigionati negli ospedali, riconsegnandoli ad una vita quasi normale.

Una commovente celebrazione del coraggio e delle possibilità dell’essere umano di superare ogni avversità. Due ore che scorrono veloci, incentrate sul dramma dei protagonisti che la loro inesauribile sete di vita trasforma in commedia, a tratti persino comica, che nulla toglie alla gravità della vicenda, rendendola però teneramente lieve. Lo spettatore è avvolto e protetto dal calore dell’amore, dell’amicizia, della fiducia nel futuro e nel prossimo che tempestano ogni fotogramma. Un film da vedere dunque sul grande schermo, per non perderne la magia, magari versando anche qualche lacrima, senza vergogna.

Un toccasana per le anime inaridite dall’isolamento per overdose di social, che rimette sul giusto piano i sani e veri rapporti umani rispetto al virtuale dilagante.  Una storia d’amore che insegna a vivere ogni respiro come fosse l’ultimo. E si spera serva a riaprire l’urgente dibattito sul testamento biologico e il finevita, barbaramente accantonati da un’insensibile classe politica.