Coppia d’attacco della commedia americana, quella formata da Owen Wilson e Vince Vaughn, si presta ad una commedia al vetriolo che ricorda tanto i trascorsi fasti dei nostrani Amici miei. I due compagni di bisboccia John e Jeremy, professionisti dell’imbucata, si lanciano in decine di matrimoni, senza riguardo per colore della pelle o credo religioso, bevendo fiumi di champagne, ballando anche sull’ebraica Hava Nagilah e facendo conquiste a spron battuto. Dilettanti, diremmo noi, rispetto a quell’esercito di imbucati riscontrato quotidianamente nelle nostre proiezioni private o conferenze stampa con buffet annesso, professionisti della balla e sedicenti giornalisti del “Washington Post” o “Boston Herald”, inviati speciali in Italia, per vedere cosa poi? Un film che in America è uscito da sei mesi… Ci sanno fare invece John e Jeremy, che riescono ad infilarsi anche nel matrimonio dell’anno, quello della figlia del Segretario del Tesoro William Cleary (Christopher Walken), la bellissima Claire (Rachel McAdams).

In questo caso gli effetti collaterali sono dietro l’angolo perché Jeremy viene preso di mira dalla damigella Gloria (Isla Fisher), che non ha intenzione di accontentarsi delle gioie di una sera, e visto che John si innamora perdutamente della sposa Claire. David Dobkin, regista nato tra videoclip e spot tv, dirige una commedia dal ritmo altalenante, pur avendo già lavorato con entrambi i protagonisti (con Wilson in Shangai Knights e con Vaughn ne Il sapore del sangue). Dobkin qui non ha i due minuti di durata dei videoclip di Coolio, 2Pac o John Lee Hooker, deve riempire quasi due ore ed inevitabilmente è costretto a tirare il freno quando un plot deve in qualche modo prendere corpo e la comicità sfrenata dei due single deve lasciare il posto alla storia d’amore nascente tra Wilson e la McAdams. Ci vuole allora il salva-risata Will Ferrell, che entra in scena a tre quarti di film, per risollevare la testa dal cuscino, ma ormai il più è fatto e il lieto fine smielato è dietro l’angolo.

di Alessio Sperati