
“E’ stata dura ma ce l’abbiamo fatta”. Lo raccontano le coppie finaliste che si sentono tutte comunque vincenti. Ma il titolo va ai Medagliati, di nome e di fatto, la medaglia d’oro va a Jury Chechi e Antonio Rossi, i vincitori di questa edizione di Pechino Express, condotta da Costantino della Gherardesca.
Leggerezza, complicità, gioia, felicità, sono alcuni dei sentimenti provati durante questo complicato ma bellissimo viaggio. Dopo oltre 6000 chilometri attraverso Filippine, Thailandia e Nepal, le due leggende dello sport hanno trionfato nello spettacolare Tempio di Uma Maheshwor, battendo nella finalissima la coppia dei Complici formata da Dolcenera e Gigi Campanile; terzi classificati gli Estetici Giulio Berruti e Nicolò Maltese.
La coppia dei Medagliati era tra le favorite e non poteva che essere così per due atleti che per anni hanno vinto qualsiasi gara a livello mondiale, Giochi Olimpici compresi. Nel corso di “Pechino Express” non hanno deluso le aspettative, aggiudicandosi in diversi casi la prova immunità di metà gara o proprio la vittoria di tappa. A premiarli un valore aggiunto: l’aver affrontato questa sfida faticosissima, estenuante ma indimenticabile, facendosi forza a vicenda da migliori amici quali sono, riuscendo a godersi non solo la meta ma anche il viaggio. “I momenti di difficoltà rendono le cose possibili – racconta Jury -. L’esperienza sportiva ci ha aiutati a non mollare. Per riuscire a mangiare certe cose ci ha aiutati l’adrenalina”.
Grande soddisfazione anche per i secondi classificati, i Complici Dolcenera e Gigi Campanile, che dopo un’unione professionale e sentimentale che dura da 30 anni si sono a loro dire ulteriormente riscoperti. “Ho usato la voce per comunicare non conoscendo la lingua – confida la cantante -, la musica ti aiuta a connetterti, ho inventato melodie con i bambini. Le emozioni provate non sono raccontabili, è stato un viaggio interiore che conserverò nello scrigno dei miei sentimenti”.
Terzi classificati gli Estetici Giulio Berruti e Nicolò Maltese, amici da anni nella vita, che anche nella tappa conclusiva hanno dato il massimo e si son goduti il viaggio con l’atteggiamento scanzonato e curioso che li ha contraddistinti per tutta l’esperienza. “Un viaggio bellissimo ma faticoso anche a livello mentale, l’amicizia ci ha fatto superare i nostri punti deboli – sottolinea Berruti -. Abbiamo scoperto un mondo diverso dal nostro dove regna il senso di comunità, l’accoglienza”.