“Un cinema che non intende cedere le armi alla volgarità imperante, non si adegua alle semplificazioni del prodotto ‘usa e getta’, non rinuncia ad essere racconto del presente, divertissement intelligente, spettacolo per molti”. Queste le caratteristiche della 73esima Mostra del Cinema di Venezia, al Lido dal 31 agosto al 10 settembre, dedicata ai registi recentemente scomparsi Abbas Kiarostami e Michael Cimino.
Lo ha spiegato Alberto Barbera, riconfermato alla direzione artistica del festival dal presidente della Biennale Paolo Baratta, presentando il programma che prevede 20 film in concorso, 18 fuori concorso, 19 nella sezione Orizzonti, 16 cortometraggi, 20 film restaurati. Un’ edizione aperta a tutte le forme dell’ audiovisivo, come documentari, serie tv, web, realtà virtuale.

E’ proprio perché i film italiani rispondono sempre meno a questi requisiti di qualità che solo tre (su 126 visionati!) sono stati ammessi al Concorso, contro ben 8 pellicole made in Usa. In lizza per il Leone d’Oro saranno dunque i nostri Piuma di Roan Johnson, divertente e ironica commedia sull’odierna paura di mettere al mondo figli; il documentario low cost Spira Mirabilis di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti (girato in vari angoli del mondo con soli 120 mila euro) e Questi giorni, sull’amicizia tra quattro ragazze on the road di Giuseppe Piccioni.
Altri titoli di casa nostra fuori concorso Out of war di Benedetta Argentieri, Bruno Chiaravalloti e Claudio Jampaglia; Assalto al cielo di Francesco Munzi; Monte di Amir Naderi; Tommaso di Kim Rossi Stuart, gli episodi 1 e 2 della serie tv The Young Pope di Paolo Sorrentino con Jude Low (Evento Speciale) e nella categoria Orizzonti, Liberami di Federico Di Giacomo e Il più grande sogno di Michele Vannucci.

Ad aprire i giochi il musical La La Land di Damien Chazelle e in chiusura, fuori concorso, il remake del western The Magnificent Seven di Antoine Fuqua. Terrence Malick concorrerà con il suo visionario documentario sulla genesi dell’universo girato in trent’anni di vita Voyage of Time, il cileno Pablo Larraìn con Jackie,sui quattro giorni dopo l’uccisione del presidente Kennedy. In gara anche grandi maestri come Wim Wenders, Emir Kusturica, Tom Ford, François Ozon e Denis Villeneuve con il fantascientifico Arrival.

A inaugurare la nuova Sala Giardino (440 posti all’aperto con proiezioni gratuite), pellicole a metà strada tra opere d’autore e popolari destinate al grande pubblico, tra cui L’estate addosso di Gabriele Muccino, il documentario su Scampia di Michele Santoro Robinu’Franca: Chaos and Creation di Francesco Carrozzini  In Dubious Battle di James Franco. Tra le star attese al Lido Natalie Portman (Jackie), Ryan Gosling ed Emma Stone (La La Land), Michael Fassbender e Alicia Vikander (The Light Between Oceans), Amy Adams (Nocturnal Animals e Arrival), Jake Gyllenhaal, Keanu Reeves e Jim Carrey (The Bad Batch). E ancora, Denzel Washington, Chris Pratt ed Ethan Hawke, Mel Gibson, Jude Law.