Immagini senza tempo legate alla Falconeria sono racchiuse nel volume fotografico Aria, Uomini, Falchi di Serena Galvani. L’idea del libro nasce dalla passione dell’imprenditrice , velista bolognese per questo mondo antico. «Ho letto un libro su Federico II, colui che ha portato la falconeria da Oriente a Occidente, e mi sono incuriosita – racconta l’autrice -. In campagna da un amico che ha due falchi, ho provato a relazionarmi con loro ed è stata un’ esperienza magnifica. Il rapace è un Re. E così ho cominciato a fare delle foto ai raduni di falconieri e ho imparato a conoscere questa arte quasi esoterica.»

Dalle fotografie scattate nel corso di diversi anni di raduni di Falconeria sono scaturite immagini esaltate dalla potenza espressiva del bianco e nero che si snodano in un racconto mai scandito dal tempo in cui i temi s’incarnano negli sguardi fieri di uomini e rapaci che si fondono gli uni agli altri, in vele e ali che insieme cercano il vento, in paesaggi aspri con remote torri medievali dove i soggetti attraversano il passato, così da restituire allo spettatore una memoria che porta dentro di sé i segni di lontani antenati. Aria, cielo e acqua suggeriscono la via verso la libertà, dove l’ARIA è l’elemento dominante che spinge le vele ma anche il volo dei falchi.

Aria, Uomini e Falchi è anche una mostra permanente allestita a palazzo Verdala di Malta, un antico edificio del barocco costruito nel 1588 che domina tutta l’isola, inaugurato in occasione dell’antica cerimonia del Falco Maltese da parte del Presidente della Repubblica di Malta al Re di Spagna, in ricordo dell’antico “tributo del falcone maltese” che fu istituito nel 1530, quando il re Carlo I di Spagna cedette la sovranità dell’isola ai Cavalieri di San Giovanni per essersi stabiliti lì e aver contribuito a mantenere la sicurezza nel Mediterraneo.