Un coinvolgente poliziesco corale dalle tinte romantiche arriva dal 19 febbraio in prima serata su Rai 1 per otto puntate. Resta con me, abilmente diretto da Monica Vullo,è un serial dai mille sapori che spaziadal family alla commedia, passando per il racconto sociale, prodotto da Rai Fiction con Palomar.Protagonista Francesco Arca affiancato da un nutrito cast in cui primeggiano Maria Pia Calzone,il giovanissimo più che promettente Mario Di Leva, con Laura Adriani, Antonio Milo, Arturo Muselli, Chiara Celotto, Amedeo Gullà, Raffaella Rea, Liliana Bottone, Angela Ciaburri, Claudia Tranchese. La serie, nata da un’idea di Maurizio De Giovanni, sceneggiata dall’ottima squadra di Donatella Diamanti, girata in otto settimane in una Napoli prevalentemente notturna, parte da un poliziotto che commette un errore, fa sconquassare due famiglie e dovrà riannodare i fili di questo amore distrutto.

Arca è il vice questore della Mobile di Napoli Alessandro Scudieri con una carriera in crescendo, la moglie Paola, giudice minorile e il primo figlio in arrivo, impegnato a seguire sulle tracce di una insidiosa banda di malviventi. Dopo una sparatoria che lo coinvolge con la moglie, il loro matrimonio va in frantumi. Catturare la banda e riconquistare la compagna diventano i suoi obiettivi e, per raggiungerli, si trasferisce in una squadra speciale che lavora solo dal tramonto all’alba. Capito che i malviventi stanno per portare a segno un colpo eccezionale cerca di impedire che accada l’irreparabile giocando d’anticipo, anche se nelle file della polizia qualcuno tenta di sabotarne le mosse. Gli servirà tutta la sua abilità per riuscire a far luce sui tanti misteri e riprendersi, forse, la propria vita. E se questo accadrà, sarà in buona parte per Diego, un bambino che con una forza vitale contagiosa scardinerà la sua vita e quella di Paola fino a farle rinascere.

“In questo lungo percorso ho imparato a stare in contatto con le mie emozione e le mie contraddizioni – confida Arca -. In questo arco di espiazione il mio personaggio si mette continuamente in gioco, come è successo a me da quando sono diventato padre, anche se nella vita non ho mai messo a rischio la vita dei miei cari. In comune abbiamo la generosità”.
“E’ un racconto lungo, corale, che segue i protagonisti nel corso di un’indagine ma, soprattutto, li accompagna nella loro ricerca della verità di sentimenti fondanti come l’amore, l’amicizia, la famiglia e la solidarietà – spiega la regista presentando la seria alla Rai di Roma con il cast -. I protagonisti formano un coro mosso da un forte senso del dovere, impaurito dalla sofferenza, bisognoso di amore, che mi ha dato l’occasione di raccontare stati d’animo, atti di vero e proprio eroismo e la necessità di ricostruire se stessi e una propria famiglia, fino a comporre un racconto sfaccettato, divertente e mai scontato”.
Napoli è raccontata prevalentemente di notte, tra i suoi vicoli, i panorami mozzafiato e anche gli scorci più inusuali. Una città sempre in movimento e brulicante di vita, un viaggio all’interno di una notte che è tutto tranne che realmente buia. “Ho scoperto quanta solidarietà c’è nella notte napoletana – ricorda Arca -, con tante persone che aiutano i bisognosi”.